Mondo

La Svezia dice sì alle adozioni per coppie omosessuali

Con una legge, approvata a larga maggioranza dal Parlamento, le coppie gay potranno accedere anche all'adozione internazionale. Ma i Paesi di provenienza dicono no

di Benedetta Verrini

Il parlamento svedese ha approvato oggi a larga maggioranza la legge che apre la strada dell’adozione per gli omosessuali, compresa l’adozione internazionale. I voti a favore sono stati 198, quelli contrari 39, mentre le astensioni sono state 71. Le coppie omosessuali registrate potranno adottare insieme un bambino, oppure uno dei due partner potrà adottare il figlio dell’altro, come già avviene in alcuni stati americani, nella Navarra in Spagna, e in Olanda. Ma soprattutto, per la prima volta al mondo, sarà consentita anche l’adozione di bambini provenienti da altri paesi. Si tratta di una possibilità solo teorica, quest’ultima, perchè un sondaggio condotto nei 25 paesi da cui proviene la maggior parte dei bambini adottati in Svezia, ha dimostrato che tutti quelli che hanno risposto, 17, sono contrari ad affidare i bambini a coppie omosessuali. “Ma il fatto che l’India sia contraria, non deve impedire che la Svezia si dia la legge che almeno in teoria lo consente”, afferma il deputato che più degli altri si è battuto per questo risultato, Tasso Stafilidis. La legge è stata approvata nonostante le molte perplessità espresse soprattutto da moderati e democristiani, sostenuti anche da opinioni di esperti, in particolare per quanto riguarda le adozioni internazionali: “Un bambino indiano o cinese che ha perso entrambi i genitori – dice Borje Svensson, psicoterapeuta – ha bisogno di genitori particolari. E’ una situazione molto più complicata rispetto a quella di un uomo che adotta il figlio del proprio partner”.


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