Non profit

Ogm: i giovanissimi li rifiutano

Ai ragazzi non piace nemmeno il cibo spazzatura, preferiscono la dieta "di casa nostra"

di Gabriella Meroni

I ragazzi delle scuole medie preferiscono la ‘dieta mediterranea’ a quella globalizzata, sono critici nei confronti dell’alimentazione alla Mc Donald’s, prendono le distanze dal ‘cibo spazzatura’ e rifiutano decisamente il transgenico. Queste le preferenze alimentari dei giovanissimi che hanno partecipato al concorso della Coop “Pensa a cosa mangi”, disegnando 2.800 bozzetti raffiguranti cibi sani e meno sani, abitudini alimentari, pericolosi Ogm, pasta e pane ‘made in Italy’, global food e qualita’ biologica. Dal concorso emerge – spiega l’Associazione Nazionale Cooperative dei Consumatori – un quadro piuttosto sano ed equilibrato dei gusti degli adolescenti, i quali comunque rimangono ‘affezionati’ alla pizza e ai gelati e rifiutano i classici cibi ‘cattivi’, frutta e verdura compresi, rappresentandoli come buffi incroci: maiale/coniglio, pesce/peperone, banana/pannocchia, carota/fungo. Come a dire, cibo sano si’ ma anche gustoso e semplice. In ogni caso Coca Cola ed hamburger non sono solo prodotti ‘sbagliati’, secondo gli studenti, ma rientrano in un circuito alimentare ed economico distorto: il 17% dei bozzetti invita a non fermarsi all’apparenza, a leggere percio’ le etichette, a non usare prodotti con coloranti ed additivi. Inoltre i ragazzi con i loro disegni denunciano lo sfruttamento del lavoro minorile, le differenze di risorse alimentari tra paesi poveri e ricchi, il ruolo poco ortodosso della pubblicita’, le crisi alimentari del pianeta (da mucca pazza alla fame nel mondo). I contenuti dei bozzetti appaiono anche caratterizzati da cura artistica, quasi a controbilanciare con il bello dell’arte il brutto dell’alimentazione. Forse, azzarda il gruppo di esperti della Coop, “l’alimentazione nella prospettiva scolastica diventa un’area del ‘dover essere’, che si scontra con la prassi quotidiana dove l’alimentazione e’ tuttora comportamento acritico ed impulsivo”. L’avvicinamento dei due piani, quello del ‘salutismo’ e quello che piu’ risponde ai gusti dei teenager, dovrebbe essere l’obiettivo di una campagna alimentare rivolta agli studenti delle scuole.


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