Salute
Coronavirus, Pregliasco: «Siamo pronti, ce lo aspettavamo»
Per il virologo la situazione era attesa. «Come negli altri Paesi sapevamo che sarebbe successo. Ora oltre agli ospedali chiuderanno le scuole. È un bene che sia successo in Lombardia, che è un sistema avanzato». Cosa fare per proteggersi? «L'unica cosa è lavarsi spesso le mani»
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Il Coronavirus è arrivato anche in Italia, in Lombardia. Oggi l’assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera lo ha annunciato ufficialmente. Un 38enne originario di Castiglione d’Adda e residente a Codogno, nel Lodigiano, è molto grave e ha contagiato anche la moglie incinta e un conoscente. Ci sono altri tre positivi al Covid-19. Al momento quindi sono sei le persone infettate.
L’assessore ha chiesto ai cittadini di Castiglione d’Adda (4.600 abitanti), di Codogno (16 mila abitanti) e di Casalpusterlengo (15 mila e 200 abitanti) di «rimanere in ambito domiciliare», di «evitare contatti sociali» e di non andare al pronto soccorso nel caso in cui si sospetti di avere contratto la malattia. Chi ha sintomi influenzali o problemi respiratori deve contattare il numero 112.
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«È esattamente quello che bisogna fare in queste situazioni. Non bisogna andare nel panico. Ce lo aspettavamo, siamo preparati», commenta Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano e presidente nazionale Anpas che anticipa: «oltre agli ospedali verranno chiuse le scuole. Ci si comporta come per gli incendi, bisogna intervenire tempestivamente e tagliare tutte le possibili strade che gli permettano di crescere».
Cosa si può fare per proteggersi: «Come per l'influenza tradizionale c'è poco che si possa fare: lavarsi bene e spesso le mani. Evitare di toccarsi bocca e occhi in particolare dopo aver toccato maniglie e oggetti di uso comune e promiscuo», sottolinea Pregliasco.
Che il virus sia approdato in Lombardia, «è in realtà un bene. È uno dei sistemi sanitari più avanzati del Paese. Sono fiducioso che riusciranno a gestire e contenere l'emergenza. Tutte le misure che vengono messse in atto in queste ore sono state valutate e studiate nei mesi scorsi proprio per prepararsi ad un evento come questo».
Per concludere Pregliasco sottolinea: «Nel caso qualcuno abbia sintomi influenzali molto importanti non deve per nessun motivo recarsi al Pronto Soccorso ma chiamare i sanitari del 112. È da evitare in qualunque modo il contatto con altre persone».