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Online il sito europeo che monitora l’integrazione dei rifugiati

Si chiama Forintegration.eu ed è promosso da vari enti della società civile con fondi Fami, Fondo asilo migrazione e integrazione della Ue. Il progetto, appoggiato in Italia da Fondazione Ismu, punta ad analizzare e implementare le prassi migliori in 15 paesi Ue.

di Daniele Biella

Domande come “Quali sono i criteri di ammissibilità per i rifugiati nell’acquisire la cittadinanza nei singoli Stati membri dell'UE”, “Quanto tempo deve aspettare mediamente un bambino per essere accettato in una scuola, dal momento della presentazione della domanda di asilo in Italia o in Polonia?”, “Quali sono le regole e gli atteggiamenti nei diversi paesi europei per quanto riguarda l'accesso dei rifugiati al mercato del lavoro?”, adesso trovano una risposta.

Da ora, le notizie, i fatti e i risultati di ricerca relativi ai diversi aspetti delle politiche di integrazione europee nei confronti dei rifugiati saranno pubblicati in modo sistematico su Forintegration.eu, la piattaforma realizzata nell’ambito del progetto National Integration Evaluation Mechanism (NIEM), di cui Fondazione Ismu è partner e referente per l’Italia. Il progetto NIEM, avviato nel 2016, ha come obiettivo quello di contribuire a migliorare la qualità e l'efficacia del processo di integrazione dei rifugiati in quindici Stati europei tra cui Italia, Francia, Spagna, Bulgaria, Svezia, Slovenia e Ungheria. Tale operazione è resa possibile grazie al lavoro congiunto di tutta la partnership internazionale che collabora nella predisposizione e implementazione di uno strumento di analisi delle politiche in materia di inclusione dei beneficiari di protezione internazionale.

Per i prossimi sei anni, i ricercatori di tre istituzioni accademiche europee e le diverse organizzazioni leader non governative che partecipano a NIEM, porteranno avanti una valutazione complessa dell'attuale politica di integrazione di rifugiati, richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale nello spazio europeo.

“Per l'Europa l'integrazione dei rifugiati è la prossima grande sfida”, afferma Justyna Seges Frelak, la ricercatrice polacca che è a capo del programma Migration Policy presso l'Istituto degli affari pubblici di Varsavia, “Si tratta di una sfida perché non abbiamo ancora sviluppato standard europei comuni nelle politiche di integrazione nei confronti dei rifugiati. Inoltre mancano le adeguate conoscenze sugli strumenti giuridici che consentono a rifugiati e richiedenti asilo di interagire in modo efficace all’interno delle società europee. In tal senso il portale "Forintegration.eu" è stato proprio progettato per colmare tali lacune conoscitive”.

Anna Piłat, editor del sito web e ricercatrice di politica migratoria presso l'Istituto degli affari pubblici di Varsavia, si augura che il sito diventi la più importante ed esaustiva fonte sulle tematiche che riguardano l’integrazione dei rifugiati nella UE.

Il portale web verrà alimentato grazie ai contributi che emergeranno nell’ambito del progetto NIEM e potrà contare sulle diverse esperienze di ricerca delle numerose istituzioni e degli studiosi coinvolti nella realizzazione del progetto. “Siamo convinti che, fornendo dati statistici che sono unici, relazioni scientifiche complete e informazioni essenziali, questo nuovo sito offrirà alla comunità europea una migliore comprensione dei meccanismi di integrazione dei rifugiati nell'UE“, aggiunge Anna Piłat.

Inoltre una sezione del sito sarà interamente dedicata agli eventi legati al tema dell’integrazione dei rifugiati che si terranno nei diversi paesi dell'Unione europea partner del progetto. "Forintegration.eu" è disponibile in inglese e, in alcune sue parti, lo sarà anche nelle diverse lingue nazionali dei partners coinvolti. Il National Integration Evaluation Mechanism (NIEM), volto a monitorare e migliorare l'integrazione dei beneficiari di protezione internazionale, è cofinanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI).

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