Famiglia

Immigrazione: i numeri del dramma del Sud del mondo

Sbarchi, tragedie, arresti, le storie dell'immigrazione

di Paul Ricard

– I PIU’ GROSSI SBARCHI – Dopo lo sbarco eccezionale del mercantile ”Vlora” nel porto di Bari con a bordo almeno 16 mila albanesi, avvenuto il 9 agosto 1991, si susseguono con ritmo incessante gli arrivi di clandestini in Italia. Il singolo carico piu’ numeroso e’ del 1997, quando a Bari, a bordo della motocisterna ”Irini”, proveniente dall’Albania, arrivano 1223 persone. Ma anche a marzo di quest’anno 928 clandestini sono arrivati in Sicilia a bordo della ‘Monica’ e dall’ inizio del 2002 la Calabria ha visto almeno 14 sbarchi con un arrivo complessivo di oltre 1400 persone.

– ”CARRETTE DEL MARE”, UN AFFARE PER I CLAN – Sono cosi’ chiamate le navi-rottame, vecchi traghetti, piu’ spesso mercantili e navi cisterna, usati per sbarchi di massa dopo traversate in condizioni drammatiche di uomini, donne e bambini stipati in ogni angolo di quelle imbarcazioni. Quei natanti rappresentano un grande affare per le organizzazioni criminali, anche perche’ il prezzo imposto ai clandestini e’ superiore a quello chiesto per la traversata in gommoni. Comprate dai clan per somme di denaro modeste, quelle imbarcazioni fruttano miliardi perche’ in grado di trasportare migliaia di persone.

– UNA SCIA DI TRAGEDIE – La ‘rotta dei clandestini’ e’ spesso teatro di sciagure. L’ultimo naufragio risale al 7 marzo 2002 quando al largo dell’isola di Lampedusa, un natante, con almeno 65 curdi, si ribalta, forse per le avverse condizioni del mare e il forte vento. Saranno recuperati 12 cadaveri. Incerto restera’ il numero dei dispersi, forse circa 40. Ma il piu’ grave, per numero di morti, tra i piu’ recenti naufragi resta quello della notte di Natale del 1996: almeno 200, ma forse piu’ di 300, clandestini muoiono annegati nel tratto di mare tra Malta e la Sicilia, dopo lo scontro tra il cargo libanese ‘Friendship’ e la motonave Yohan. Capita, poi, che i clandestini vengano abbandonati o scaraventati in mare dagli scafisti, che, per non essere arrestati dalle autorita’ italiane, giunti a ridosso delle acque italiane, abbandonano la nave fuggendo con i gommoni dei complici. E altri clandestini sono morti soffocati negli stretti spazi ricavati sui camion con i quali tentavano di entrare in Italia.

– ESPULSIONI: da luglio a dicembre 2001, gli stranieri effettivamente allontanati dall’Italia sono stati 42.087 rispetto ai 33.361 da gennaio a giugno e sono stati intimati 28.781 stranieri contro 29.390. – ARRESTI: i trasportatori arrestati sono stati 121 contro i 79 dei primi sei mesi (+53,2%), e i mezzi sequestrati sono stati 99 contro gli 80 del periodo precedente, con un aumento del 23,7%.

– IL PROBLEMA NELLE CARCERI – secondo i dati piu’ recenti, i detenuti nelle carceri italiane sono oltre 55.000, circa sedicimila dei quali (quasi un terzo) sono immigrati extracomunitari. Le colonie estere piu’ rappresentate in carcere sono quelle di Marocco e Albania.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.