Mondo

Turismo visto da sud

A Koubalan c’è una struttura gestita direttamente dalla comunità del villaggio,che reinveste gli utili per il miglioramento delle proprie condizioni di vita.

di Emanuela Citterio

In Senegal, 20 giorni, per conoscerne le diverse realtà: la fatica delle donne nella brousse, le ong che vi lavorano, i volontari, i loro sogni e i progetti; ma anche storia, cultura e tradizioni, gli splendidi parchi naturali, le spiagge sull?Oceano, le foreste della Casamance.
Faranno da guida nel Paese africano i volontari del Cisv, una ong di Torino. Durante il viaggio si alterneranno le escursioni e i momenti di relax alle visite ai villaggi sede di progetti delle ong. Si parte da Dakar, capitale del Paese, dove si visita l?isola di Gorée, tristemente famosa per la tratta degli schiavi. Oltre alla valle del fiume Senegal, si visiterà in particolare la regione del Casamance, facendo tappa a Touba, città santa per i Mourid (una delle principali confraternite musulmane in Senegal).
Il viaggio è interessante perché permette di conoscere esperienze di turismo responsabile gestite direttamente dalle comunità locali. A Koubalan c?è una struttura gestita direttamente dalla comunità del villaggio,che reinveste gli utili per il miglioramento delle proprie condizioni di vita. A M?Bour, sulla Petite Côte, il Cps, ong di Castellammare di Stabia, ha avviato un progetto di turismo responsabile, accogliendo i turisti presso alcune famiglie.
quando: 20/7 – 10/8
costo: 1.497 euro, più 450 euro
di cassa comune
info: Cta – Volontari per lo sviluppo
tel. 0114379468

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