Non profit
Addio a Cesare Taviani, simbolo della solidarietà
Il 4 febbraio se n’è andato dopo una lunga malattia Cesare Taviani, figura di spicco della cooperazione italiana. Lui e sua moglie Giusi furono volontari in Cile, presenti a Santiago con i tre figli nei giorni drammatici del golpe di Pinochet
Cesare Taviani ci ha lasciati a inizio febbraio. Appena l'ho saputo ho ripensato al Cesare, serio, barbuto, intelligente ed arguto che ho conosciuto e grazie anche al quale oggi esiste la Fondazione Cesvi.
Erano i primi anni Ottanta, quando incontrai Cesare, visionario-pragmatico direttore generale del MLAL, Movimento Laici America Latina, ai tempi una delle più poderose Ong italiane. Ero al corso di formazione per aspiranti volontari organizzato dal MLAL a Verona, presso la sede del Centro Ecclesiale Italiano per l' America Latina. Subito mi chiese di partire per il Nicaragua e realizzare lo studio di fattibilità per l'autocostruzione di abitazioni vicino al porto di Corinto.
Cesare conosceva bene la tensione di chi voleva fare il volontario internazionale perchè lui e sua moglie furono volontari in Cile, presenti a Santiago con i tre figli nei giorni drammatici del golpe di Pinochet.
Al mio ritorno dal Nicaragua e durante gli anni del Comitato Nicaragua di Bergamo ci vedevamo spesso nella sede MLAL di Piazza Paoli a Roma: avevamo costituito un gruppo d'appoggio e di raccolta fondi per alcuni volontari (come dimenticare il compianto Tonino Soldano, l'agronomo in prima fila con i campesinos nicaraguensi) che avevo incontrato in Nicaragua.
Quando, con Paolo Caroli e altri volontari bergamaschi (tra questi un altro volontario MLAL scomparso, Carlo Pagani) decidemmo di costituire il Cesvi nel 1985, grazie anche al prezioso aiuto di Roberto Cremaschi che era membro del MLAL, fu Cesare a creare un solido e concreto legame di affiliazione: il MLAL ci diede un contributo biennale per fare la start up del Cesvi e finanziò la missione per il primo progetto in Uruguay. Poi prendemmo il via e iniziò l'avventura Cesvi.
Cesare fu importante dirigente della Focsiv, la federazione delle ong cattoliche in Italia, e uomo di spicco nel dialogo tra le ong di varie ispirazioni culturali e tra loro e le istituzioni, dal Governo italiano all'Europa. Sua anche la creazione dell'Asal(Associazione per gli studi sull'America Latina) che produsse tra l'altro l'edizione italiana della Carta di Peters e l'agenda della solidarietà Armadilla.
Grazie Cesare.
Maurizio Carrara, fondatore e presidente Cesvi fino al 2005
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