Mondo

Rischio carestia in cinque Paesi

Mentre la comunità internazionale si volta dall’altra parte, sono circa 20 milioni le persone messe in pericolo dalle carestie in quattro Paesi. 1.4 milioni di queste sono bambini

di Ottavia Spaggiari

Somalia, Sud Sudan, Nigeria, Etiopia e Yemen. Sono questi cinque i Paesi più colpiti dalle crisi alimentari, per un totale di 20 milioni di persone a rischio, tra queste 1.4 milioni sono bambini.

Dopo due anni consecutivi di siccità, in Somalia, gli esperti si aspettano un altro anno senza acqua, con effetti devastanti sul raccolto. Dai dati resi noti dalle Nazioni Unite sono oltre 6 milioni le persone che necessitano di assistenza umanitaria nel Paese, circa la metà della popolazione.

Secondo Oxfam, la carestia rappresenta un triplo fallimento, quello della produzione alimentare, della possibilità delle persone di accedere al cibo e, infine, della risposta politica dei governi e dei grandi enti donatori internazionali.

Proprio Mogadishu è stata la prima meta della missione del nuovo Segretario Generale dell’Onu, António Guterres, il quale ha accusato la comunità internazionale di ignorare completamente questa crisi: “Le persone sono così ossessionate da delle crisi spettacolari come la guerra in Siria, che situazioni croniche come questa vengono ignorate”, ha affermato Guterres.

In Sud Sudan, sono 100mila le persone ridotte alla fame, mentre un altro milione rischia la crisi alimentare. A determinare il tracollo della situazione, la guerra e il collasso dell’ economia, dall’inizio del conflitto etnico, tre anni fa, sono decine di migliaia le persone che hanno perso la vita, mentre alcuni milioni sono stati costretti a lasciare le proprie case e i livelli di malnutrizione hanno raggiunto livelli emergenziali. Il Sud Sudan costituisce una delle principali emergenze in Africa, probabilmente la più grande. Il Paese si era separato dal Sudan nel 2011, dopo decenni di guerriglia.

Emergenza alimentare anche nel nord della Nigeria, dove continuano i combattimenti tra l’esercito e Boko Haram. Al centro della crisi le città di Bama e Banki, anche se è difficile determinare il grado di gravità della situazione. Secondo la CNN, sarebbero 5 milioni le persone che rischiano di soffrire la fame in questa zona del Paese, che rimane però difficilmente raggiungibile dagli aiuti.

Carenza di piogge e raccolti inadeguati stanno riducendo migliaia di persone alla fame in Etiopia, già fortemente colpito dagli effetti devastanti di El Nino, il fenomeno climatico che ha provocato una lunga siccità tra il 2015 e il 2016 e colpendo circa 10 milioni di persone.

C’è invece un conflitto anche dietro l’emergenza alimentare in Yemen, dove sono 7 milioni le persone che hanno bisogno di aiuti alimentari mentre, secondo le Nazioni Unite, 462mila bambini si trovano in uno stato di grave malnutrizione, una condizione che avrà conseguenze pesantissime sulla loro crescita. La popolazione yemenita è vittima di un conflitto che dura ormai da due anni, tra la coalizione guidata dall’Arabia Saudita e sostenuta dagli Stati Uniti e i ribelli Huthi.

Foto: Andrew Renneisen/Getty Images

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