Welfare

Nigeria: il Governo intima la scarcerazione di Amina

Il processo sarà celebrato il prossimo 8 luglio

di Redazione

Il Tribunale islamico di Funtua (stato di Katsina, Nigeria settentrionale) ha ordinato oggi la liberazione, fino al gennaio 2004, di Amina Lawal, una donna nigeriana condannata a morte tramite lapidazione per adulterio. Lo ha annunciato il Tribunale. Amina e’ stata liberata per potersi occupare della figlioletta di un anno, ha precisato il Tribunale, aggiungendo che la decisione e’ indipendente dal giudizio in appello previsto per l’8 luglio. Il Tribunale islamico di Funtua deve esaminare in appello il caso di Amina, condannata a essere lapidata a morte per adulterio il 22 marzo da un Tribunale islamico di Bakori, sempre nello Stato di Katsina, dopo che aveva ammesso di aver avuto una bambina da divorziata. Il giudice Aliyu Abdullasi ha accolto una domanda di scarcerazione della donna presentata dalla difesa. L’avvocato di Amina ha interpretato la decisione come un primo passo verso la liberazione della donna, il cui caso ha suscitato numerose proteste e iniziative in tutto il mondo come per Safiya, l’altra donna nigeriana che era stata condannata a morte per lapidazione e che e’ poi stata assolta.


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