Welfare

A Milano con il Social Innovation Campus la tecnologia risponde ai bisogni

Al Milano Innovation District, il 5 e 6 febbraio 2020, andrà in scena l’evento, organizzato da Fondazione Triulza, che sancisce un’alleanza tra la ricerca scientifica e tecnologica con le comunità e i territori. A fare da connettore: l’impresa ad impatto sociale

di Lorenzo Maria Alvaro

Nell’area del Milano Innovation Discrit – Mind, (l’ex area milanese che ha ospitato Expo 2015), sta nascendo un ecosistema di eccellenze in ambito scientifico e tecnologico e un nuovo modello di città del futuro. Un contesto unico e un grande luogo di sperimentazione che vedrà convivere Human Technopole, il nuovo istituto di ricerca italiano sulle Scienza della Vita, la nuova casa dell’ospedale Ircss Galeazzi e il campus scientifico “Science for Citizens” dell’Università Statale di Milano. Proprio qui il 5 e 6 febbraio 2020 si terrà il primo Social Innovation Campus promosso dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza, in partnership con Arexpo e Lendlease (le società che stanno costruendo il nuovo polo) e l'Istituto Galeazzi.

Il Campus sarà un appuntamento annuale internazionale sull’innovazione sociale e le tecnologie inclusive e sostenibili con format coinvolgenti per stimolare, non solo la partecipazione delle nuove generazioni, ma anche degli operatori del terzo settore, dell’economia civile, delle imprese e istituzioni che possono trovare nelle due giornate del Campus un interessante programma di workshop formativi, presentazioni di opportunità, momenti di confronto e di contaminazione. Un contesto per comprendere come le tecnologie possano generare impatto sociale e ambientale ed essere funzionali alla collaborazione, alla co-progettazione e alla creazione di soluzioni innovative per dar vita a città accoglienti, sostenibili ed efficienti per tutti.

Ed è proprio questo l’orizzonte per cui all’interno di questo polo d’innovazione scientifica si è dato spazio a Fondazione Triulza: mettere, insieme alle sue reti del terzo settore ed economia civile, al centro dell’innovazione i temi dell’economia sociale e dell‘impatto sociale come driver di sviluppo.

«Mind ha le potenzialità per essere il luogo dove sperimentare meccanismi di trasferimento tecnologico verso forme di imprenditorialità sociale e social tech», spiega Mario Calderini, professore ordinario presso la School of Management del Politecnico di Milano e presidente del Comitato Scientifico del Campus, «bisogna creare le condizioni abilitanti affinché si sviluppi un ecosistema d’innovazione. Il terzo settore imprenditoriale è infatti chiamato ad una nuova enorme sfida: diventare protagonista di una nuova generazione di politiche industriali capaci di ridistribuire valore più equamente al territorio e alla società, tenendo insieme inscindibilmente crescita economica e contrasto alle disuguaglianze».


Nel caso questa scommessa funzionasse sarebbe un’operazione win-win: «Mind portandosi in casa un po’ di codice genetico dell’impresa sociale si garantisce che questa grande agorà di innovazione tecnologica non diventi un posto straniante e in cui la ricerca si disconnette completamente dai bisogni dei territori e delle comunità. Allo stesso tempo l’impresa sociale potrà sperimentare le possibilità di evoluzione in un contesto tecnologico mettendosi alla prova» spiega il professore. In assoluto se questo scambio avrà successo «diventerà un modello Paese, un laboratorio per capire se si può immaginare una nuova morfologia industriale per l’Italia», conclude Calderini.

Il Social Innovation Campus rappresenta il momento educativo e formativo del progetto culturale che Fondazione Triulza vuole sviluppare in MIND con il coinvolgimento del terzo settore, dei giovani e di tutti gli stakeholders interessati ad uno sviluppo sostenibile e inclusivo.

«Il terzo settore e la cooperazione», ha aggiunto Massimo Minelli, presidente di Fondazione Triulza, «devono diventare protagonisti di un processo di innovazione e digitalizzazione oggi frenate dalla mancanza di investimenti finanziari e dalla scarsa cultura manageriale, gestionale e digitali delle nostre organizzazioni. Al Social Innovation Campus, con il coinvolgimento di Coopfon e Fondo Sviluppo, vogliamo valorizzare e far conoscere cooperative innovative e con altri partner imprese social tech, così come tecnologie e progetti di ricerca orientati a risolvere problemi sociali e ambientali».

Lo scopo dunque è tenere insieme «la centralità della persone, il valore delle comunità, del fare insieme con lo sviluppo tecnologico scientifico», continua Minelli, «troppo spesso questi processi sono andati per conto loro creando disfunzioni e anche, in alcuni casi, doiventando probelma più che soluzione».

Il Campus è promosso, in partnership con Arexpo e Lendlease, e Istituto Ortopedico Galeazzi, dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza, il cui comitato scientifico, presieduto dal professore Mario Calderini, è costituito da Università, Società Civile, Istituzioni Pubbliche, Imprese e tutti i protagonisti di MIND. Condividono i valori e gli obiettivi del Campus e lo sostengono in qualità di main sponsor Coopfond, Fondo Sviluppo, UBI Banca e Epson.

«Nei due giorni di lavoro saranno affrontate tematiche come la finanza d’impatto, l’open innovation, i data for good, le start up e il trasferimento tecnologico nel terzo settore, le imprese sociali, la misurazione dell’impatto sociale, la partecipazione attiva dei cittadini, le relazioni sociali nelle piattaforme digitali, l’innovazione contro le diseguaglianze, la sostenibilità ambientale, le tecnologie anche nell’arte e nella cultura», chiarisce Minelli. Sono previsti talk con testimonianze internazionali, workshop tematici e lectio magistralis, laboratori interattivi, un Hackathon, un’area espositiva esperienziale e un’area espositiva esperienziale.

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Con un focus forte sui giovani: «Sono già più di 500 i ragazzi delle scuole iscritti cui si aggiungono 300 partecipanti», sottolinea in conclusione Minelli, «per i giovani l’idea è quella di percorsi personalizzati secondo le esigenze e gli interessi di ciascuno».

Per le scuole secondarie di secondo grado, per gli istituti di Formazione Professionale e IFTS di tutti gli indirizzi, il Social Innovation Campus si configura infatti come un’opportunità di orientamento. Sono due i percorsi previsti: il Percorso Hackathon (32 ore) dedicato alle classi 4° e 5° delle scuole secondarie di II grado, 4° anno di leFP e IFTS e il Percorso Visita esperienziale, dedicato a tutte le classi, dalle 1°, delle scuole secondarie di II grado, di formazione professionale e percorso IFTS.


Come partecipare
l Social Innovation Campus è il primo Campus italiano sull’Innovazione Sociale dedicato, nella sua prima edizione, al tema “Shared City _dal gioco alla realtà", si svolgerà nel sito MIND il 5 e il 6 febbraio 2020. L'ingresso è libero e gratuito ma per accedere al sito è obbligatoria l'iscrizione al sito. A questo link è possibile visionare il ricco palinsesto di iniziative in programma che Fondazione Triulza ha sviluppato in collaborazione con la sua rete di fondatori e di partnership.

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