Volontariato

Legge immigrazione: critiche anche dall’Onu

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati critica le norme sull'asilo

di Gabriella Meroni

La legge Bossi-Fini ”non offre sufficienti garanzie per i richiedenti asilo”. Cosi’ l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) esprime ”profondo rammarico” per la mancata approvazione di un emendamento alla legge sull’immigrazione Bossi-Fini relativo all’introduzione di un ricorso effettivo – giurisdizionale o amministrativo – contro il respingimento in primo grado di una domanda d’asilo. Il testo – approvato ieri – prevede la possibilita’ di riesame della decisione negativa da parte della stessa Commissione territoriale, con la sola aggiunta di un membro della Commissione nazionale per il diritto d’asilo. Tale procedura di riesame, ad avviso dell’Unhcr, ”non porterebbe alla revisione da parte di un organo diverso e indipendente da quello che ha emanato la decisione di prima istanza. Sin dall’inizio del dibattito parlamentare l’Alto Commissariato per i Rifugiati aveva evidenziato come l’aspetto della diversita’ e dell’indipendenza dell’organo costituisca un elemento ”irrinunciabile in un contesto in cui una decisione errata potrebbe avere effetti gravi e irreparabili”. L’Unhcr esprime poi ”soddisfazione” per l’istituzione del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo che consentira’ il consolidamento delle attivita’ di assistenza e protezione a sostegno dei richiedenti asilo e rifugiati, gi avviate con successo lo scorso anno nell’ambito del Programma Nazionale di Asilo. L’organizzazione dell’Onu accoglie infine con favore l’introduzione della protezione umanitaria per coloro i quali, pur non rientrando nella definizione di rifugiato ai sensi della Convenzione di Ginevra del 1951, necessitano di una forma di protezione poiche’ in fuga da guerre o da violenze generalizzate. L’Unhcr auspica quindi che l’Italia si doti ”quanto prima” di una legislazione organica in materia di asilo, anche in vista del processo europeo di armonizzazione e che in questo contesto siano introdotte ”adeguate garanzie procedurali in linea con gli standard internazionali”.

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