Welfare

Lunedì braccia incrociate alla Omnitel

Un duro comunicato dei lavoratori annuncia lo sciopero: "Fanno promesse, ma non rispettano gli accordi presi"

di Redazione

Dopo le Tute arancioni di Matrix-Virgilio, ora tocca ai ragazzi della Omnitel Vodafone. I dipendenti del secondo operatore italiano di telefonia cellulare, annuncia un comunicato delle Rsu, sciopereranno lunedì 3 giugno, in tutte le sedi, per otto ore, distribuite per tutti i turni di lavoro. Ci sono turni al call centre che iniziano alle 23 per finire alle 7 del mattino dopo: “chi inizia a lavorare la sera del 3”, chiarisce Patrizia Manara della Rsu, “sciopererà per tutto il turno, cioè fino alla mattina del 4”. L’agitazione è indetta da Fim, Fiom e Uilm: nonostante non tocchino mai un bullone, infatti, i dipendenti hanno il contratto dei metalmeccanici, come capita spesso nel settore. E’ la prima volta che nel gruppo Omnitel viene proclamato uno sciopero generale. Il gruppo conta ben 9.600 dipendenti in tutta Italia (2.000 circa solo a Milano): la cifra non include i lavoratori ‘invisibili’, cioe’ gli interinali e i cococo (collaboratori coordinati e continuativi). “L’azienda, però”, spiega la Manara, “si è sempre rifiutata di rivelare quanti sono”. Dietro la solare immagine di Megan Gale, la situazione raccontata dal comunicato è assai diversa. Si parla di “orari di lavoro aumentati senza accordo sindacale”, di un’azienda “che fa tutto quello che vuole senza tenere in alcun conto gli incontri sindacali” e si denuncia che “l’azienda sta facendo colloqui individuali con i colleghi della Rete, reparto per cui si prospetta una pesante riorganizzazione, che non vuole discutere con noi, ma affrontare nel rapporto con il singolo lavoratore”. Un’azienda “che parla di ‘passion for our people’ e ci promette asili, palestre e sim aziendali, ma non vuole dare risposta ai problemi reali che abbiamo”. Tra i motivi alla base dell’agitazione, anche l’apertura, ormai alle porte, della trattativa per il contratto integrativo. A Milano, lunedì mattina dalle 8.30 alle 10.30, i lavoratori terranno un presidio sotto la sede di via Bensi 1 e 6, all’estrema periferia sud della citta.


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