Politica
Peggio di Salvini? Solo il Salvinismo senza padroni
Ciò che accade in queste ore nelle stanze del Ministero dell’Interno ha davvero dell’incredibile. Il Ministero dell’Interno, nel prevedere graduali trasferimenti dei richiedenti asilo presso strutture di accoglienza prefettizie e governative, dispone che dal 1 gennaio 2020 nei confronti dei richiedenti asilo temporaneamente accolti nel SIPROIMI, nelle more della conclusione dell'iter dei trasferimenti, non potranno essere erogati i servizi per l'integrazione.
Dopo 18 mesi di trepida attesa perché un Ministro che aveva urlato come un cane rabbioso contro i migranti in mare, mentre contemporaneamente apriva le strade e le autostrade italiane ai finanzieri russi, scendesse dallo stallo del potere, oggi la situazione sembra essere peggiorata.
Il salvinismo al governo non si ferma, e caduto su una spiaggia il capitano, sembra andare avanti come un cane fedele al padrone, pur essendo scomparso quest’ultimo.
L’ultima circolare del Ministero dell’Interno ha dell’incredibile, va riportata testualmente e va letta nelle scuole di ogni ordine e grado dal 7 gennaio , durante l’avvento che ci divide dalla celebrazione della giornata della memoria (breve, brevissima).
Questo il testo della circolare 24763 promulgata ieri e fatta diramare oggi alla rete degli sprar di Italia:
Il Ministero dell’Interno, nel prevedere graduali trasferimenti dei richiedenti asilo presso strutture di accoglienza prefettizie e governative, dispone che dal 1 gennaio 2020 nei confronti dei richiedenti asilo temporaneamente accolti nel SIPROIMI, nelle more della conclusione dell’iter dei trasferimenti, non potranno essere erogati e, quindi, rendicontati, i servizi per l’integrazione.
Si rammenta che tali servizi, ricompresi nella “Macrovoce I” del piano finanziario di riferimento, relativo al progetto in scadenza. Ne consegue che, così come previsto dal Manuale Operativo, per continuare a favorire un rapporto di reciprocità tra il progetto di accoglienza e il beneficiario, sarà necessario sottoscrivere con i beneficiari richiedenti asilo un nuovo Patto d’accoglienza, in cui si elenchino i servizi che saranno garantiti dal 1 gennaio 2020 fino al trasferimento o alla modifica dello status giuridico.
Al fine di agevolare le successive verifiche dei costi sostenuti per i richiedenti asilo accolti, il progetto dovrà predisporre un registro delle presenze ad hoc fino al giorno del trasferimento.
I richiedenti asilo non hanno diritto ai servizi di integrazione dal primo gennaio 2020! Vanno Trasferiti nei centri di prima accoglienza!
Insomma, il Salvinismo circola indisturbato nelle circolari del Ministero: pur essendo caduto da cavallo l’artefice del Decreto Sicurezza, poi legge 113 del 2018, sembra che nessuno sia in grado in un Parlamento a maggioranza 5 stelle-PD di fermarne gli effetti. Questo governo sta dimostrando tutta la sua tristezza e grigiore, con un atto in cui si dispone che un sistema di welfare che dichiaratamente funziona per il bene comune (la rete Sprar) debba retrocedere ai sistemi di prima accoglienza che notoriamente non funzionano, in ottemperanza ad una legge non sua che però non ha il coraggio di far cadere o di cambiare.
Dove sono le tre condizioni di Zingaretti poste ai 5stelle per un governo comune?? Dove è il moto di civiltà che aveva portato a chiudere l’esperienza della Lega di Governo? Dove è la novità tra una Lega di Ultradestra ed un governo di sinistra-5stelle?
In questa circolare è scritto a chiare lettere: dal salvinismo ci potrà difendere solo una nuova società civile, anche questo governo ha venduto l’anima in cerca di un po’ di consenso.
L’Apocalisse scrive che i tiepidi verranno vomitati, forse si riferiva anche agli elettorati, ma sembra che lassù al governo nessuno legga niente, neanche le migliaia di storie di chi oggi vive un percorso di intgrazione in uno Sprar, no leggono la bibbia, ma nemmeno i volti e neanche i voti di chi non vuole il grigio.
Il grigio non va di moda, serve coraggio per difendere le posizioni, il PD non ne ha alcuno, i 5stelle lo hanno perso da tempo in cerca di un consenso che perdono giorno dopo giorno. Serve resistenza e territorio, sguardo nuovo ricolto alle persone, quei numeri che le circolari non vedranno mai, perché tra mettere fuori Amhed e la sua famiglia da uno sprar ed ordinare il trasferimento gli stessi in un centro di prima accoglienza per loro c’è solo un atto amministrativo, per una persona umana si cela un gande delitto, la disumanità.
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