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Troppo lenti i passi della legge per il volontariato internazionale
Un fondo unico, una banca dati, un albo delle organizzazioni non governative: tutto questo verrà gestito dallagenzia per lo sviluppo
di Redazione
Senato: la commissione esteri, migrazione continua l?esame, in sede referente, del testo unificato, realizzato dal comitato ristretto che riunisce undici disegni di legge sulla cooperazione allo sviluppo e il volontariato internazionale. In particolare si tratta di dieci Ddl di iniziativa di senatori appartenenti a diversi gruppi e di uno di iniziativa del governo (A.S. 2989 ?Nuova disciplina della cooperazione dell?Italia con i Paesi in via di sviluppo? presentato all?epoca del governo Prodi).
Un cammino ricco di sospensioni e attese quello che stanno percorrendo i disegni di legge sulle politiche e gli strumenti della cooperazione allo sviluppo. Per semplificare l?iter il Comitato ristretto ha elaborato un testo unificato. I Ddl erano fermi dal luglio dello scorso anno, poi nel marzo di quest?anno è stato raggiunto un accordo, da parte dei componenti il comitato ristretto, su un testo unificato, relatore il senatore Stefano Boco (Verdi). Ed è questo testo che la Commissione esteri sta esaminando in sede referente. Il testo in cinque capi e 24 articoli va a disciplinare la politica e le attività di cooperazione allo sviluppo che utilizzano le risorse pubbliche definita: ?Aiuto pubblico allo Sviluppo? la cui responsabilità politica ricade sul ministro degli affari esteri che delegherà un sottosegretario. Inoltre verrà istituita un?Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo presso la quale verrà costituito il fondo unico per la cooperazione, sempre presso l?agenzia verrà istituita una banca dati di pubblico accesso. La proposta indica nell?ammontare dello 0,7 per cento del prodotto interno lordo le risorse che l?Italia deve destinare alla cooperazione allo sviluppo. Tra le novità si può iscrivere la scelta attuata dal comitato ristretto di svincolare gli aiuti alla corrispettiva fornitura di beni e servizi di origine italiana, anche perché, come è stato sottolineato, si è constatato che questo tipo di legame è stato alla base di episodi discussi e di vincoli che hanno nuociuto alla fattibilità e credibilità dell?impegno italiano. Presso l?Agenzia verrà anche istituito un albo di associazioni, fondazioni, comunità di immigrati dai Paesi cooperanti e altri enti privati tra le varie caratteristiche devono essere non profit, documentare almeno un triennio continuativo di esperienza operativa diretta in attività di cooperazione allo sviluppo e di solidarietà internazionale. Le ong iscritte all?Albo possono accedere ad alcuni benefici come la concessione di contributi fino al limite massimo del 75 per cento dei costi diretti, a condizione che la ong proponente il progetto o programma ?assicuri in denaro, o in beni e servizi di valore accertabile, il finanziamento di almeno il 15 per cento dei costi diretti? (art. 18, comma 3, lettera a). Le ong possono essere selezionate dall?Agenzia in qualità di esecutori di iniziative governative di cooperazione allo sviluppo anche di emergenza. Secondo questo Ddl sono volontari internazionali ?i cittadini maggiorenni di un Paese dell?Unione europea e i cittadini extracomunitari residenti in Italia con regolare permesso di soggiorno che, in possesso delle conoscenze tecniche e delle qualità personali necessarie nonché di adeguata formazione, prescindendo da fini di lucro e nella ricerca prioritaria dei valori della solidarietà e della cooperazione internazionali, abbiano contratto l?obbligazione di svolgere attività di volontariato con un?ong nell?ambito di progetti di sviluppo e di solidarietà internazionali?, inoltre la durata continuativa del servizio da prestarsi in loco non può essere inferiore a un anno (se già espletato questo anno la durata del contratto va commisurata alle necessità del progetto). Anche per i cooperanti si contemplano sia i cittadini Ue che gli extracomunitari. Per i dipendenti pubblici si ha il diritto dell?aspettativa, mentre nel settore privato l?azienda che concede ai cooperanti e ai volontari l?aspettativa ha la possibilità di assumere personale sostitutivo con contratto a tempo determinato. Inoltre gli obiettori di coscienza hanno diritto a prestare il proprio servizio civile come volontari internazionali. L?ultima parte del Ddl riguarda la cooperazione decentrata e quella non governativa.
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