Mondo

Afghanistan: il microcredito batterà l’oppio?

All'Onu ne sono convinti, e lanciano un progetto mirato ai contadini

di Gabriella Meroni

La lotta alle coltivazioni di oppio in Afghanistan passera’ anche attraverso la distribuzione di piccoli prestiti ai contadini locali, ha annunciato oggi a Vienna il nuovo direttore dell’agenzia dell’Onu per il controllo degli stupefacenti e la lotta al crimine organizzato (Odccp), l’italiano Antonio Maria Costa. ”Per una lotta efficace alla coltivazione dell’oppio bisogna interrompere la dipendenza economica dei contadini dai trafficanti di stupefacenti” ha detto oggi Costa, nella sua prima conferenza stampa da quando ha preso servizio a Vienna. Costa proviene da Londra dove per otto anni ha lavorato alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers), da ultimo come segretario generale. Nell’indicare le sue esperienze precedenti in organizzazioni internazionali, Costa ha ricordato i 15 anni per le Nazioni Unite, i cinque anni per l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) e i cinque anni alle dipendenze dell’Unione Europea. Dopo avere messo in risalto la sua indiscutibile qualificazione come manager internazionale, Costa ha annunciato maggiore trasparenza sulle attivita’ dell’Odccp. ”La mia intenzione – ha detto Costa – e’ di rafforzare la capacita’ di comunicazione interna ed esterna dell’Odccp”. A proposito del predecessore Pino Arlacchi, criticato da alcune parti per il suo stile di management, Costa ha detto di non averlo mai incontrato personalmento e quindi di non avere nessuna intenzione di esprimere giudizi. Costa ha reso omaggio all’attivita’ dell’agenzia dell’Onu che ora dirige. ”Prima che cominciassero gli studi sulla coltivazione di oppio in Afghanistan oppure della coca in Sudamerica – ha detto – la comunita’ internazionale non aveva nessuna idea precisa delle dimensioni e del tipo di coltivazioni in atto nei vari paesi”. Con le nuove conoscenze e’ stato reso un servizio alla comunita’ internazionale, ha detto il direttore esecutivo dell’Odccp, secondo il quale in Afghanistan i terreni coltivati a oppio sono tra il due ed il cinque per cento del totale, e tra quelli individuati lo sradicamento della coltivazione di oppio riguarda circa un terzo del totale. Per quest’anno comunque i nuovi dati sono tratti da immagini satellitari, e quindi sono meno precisi di quelli raccolti a terra in passato. Insieme con altre organizzazioni, compresa l’Undp (programma Onu per lo sviluppo) si stanno studiando provvedimenti, come i microfinanziamenti sopra indicati, con i quali aiutare i contadini che rinunciano alla coltivazione di oppio. Questi provvedimenti dovrebbero entrare in funzione prima della prossima semina, ha detto oggi Costa. Costa ha indicato tra i compiti del suo ufficio la produzione di studi e statistiche sul settore degli stupefacenti e della criminalita’ organizzata, nonche’ la preparazione di strumenti legali attraverso convenzioni, l’esecuzione di progetti e prorammi e infine la valutazione dei risultati. Questo modello di attivita’ sara’ applicato anche all’Afghanistan. In aggiunta a cio’ c’e’ poi il ruolo dell’Onu nella lotta al terrorismo, un tema sul quale il 3 e 4 giugno prossimo a Vienna si svolgera’ un simposio intitolato ”Lotta internazionale al terrorismo – il ruolo dell’Onu”, che servita’ per chiarire, secondo quanto ha indicato Costa, la ripartizione dei compiti tra le singole organizzazioni delle Nazioni Unite.


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