Volontariato

Bravi gli Sposi

Marika e Fabrizio, due sposini liguri, hannoscelto un viaggio di nozze davvero speciale.Sono andati in Guatemala, con una cooperativa di turismo sostenibile.

di Emanuela Citterio

Marika e Fabrizio, due sposini liguri, hanno scelto un viaggio di nozze davvero speciale.Sono andati in Guatemala, con una cooperativa di turismo sostenibile.Un’avventura straordinaria, Che qui ci raccontano

Marika e Fabrizio hanno detto sì il 7 luglio 2001 e il giorno dopo sono partiti per la luna di miele in Guatemala. In Guatemala? Una meta un po’ insolita rispetto alle proposte classiche per i novelli sposi. Marika Tassara e Fabrizio Figallo che abitano a Camogli ci raccontano com’è andata.

D opo una levataccia alle 4 del mattino per raggiungere l’aeroporto di Malpensa, partiamo e ci svegliamo a Città del Guatemala dove ci accolgono Micaela e Mario, i nostri accompagnatori. Lei cicciotella ed esuberante, lui pacato nel suo fisico asciutto hanno creato la cooperativa Kato-ki che si occupa di microcredito e di commercializzare i prodotti artigianali della zona. E sono stati proprio i tessuti della cooperativa pronti a Chimaltenango per essere spediti in Italia che hanno suscitato la nostra prima grande emozione: nella Bottega del mondo in cui siamo volontari vendiamo proprio quelle stoffe, quelle tovaglie. E quei colori li incontreremo per tutto il viaggio negli abiti delle donne che richiedono ben due mesi di lavoro.
In un laboratorio ci hanno spiegato che prima viene tessuto il cotone per ricavarne un lungo telo al centro del quale viene lasciata l’apertura per la testa. Dopo di che lo cuciono ai lati e ne ricamano il corpino a motivi floreali. è un vestito molto costoso, solo pochi se lo possono permettere, ma molti lo desiderano poichè vanno fieri delle loro tradizioni.

Realtà e Leggenda
A Coban abbiamo visitato il centro di formazione Bartolo Perlo che, nato dall?idea di una coppia italiana, ospita ragazzi dai 15 anni in su che non sanno né leggere né scrivere. Notiamo nelle stanze che i letti a castello non hanno i materassi e ci spiegano che è per evitare che si abituino a vivere come nelle città. Infatti l?obiettivo della scuola è quello di insegnare l?abc ma anche a coltivare la terra in modo produttivo e quindi di dare gli strumenti perché questi ragazzi rimangano in campagna e non scappino nelle città attirati dalle solite chimere. A Coban siamo stati alunni anche noi: con un casco in testa e degli stivali di gomma ai piedi abbiamo avuto la nostra prima lezione da speleologi. Con entusiasmo abbiamo intrapreso il tortuoso sentiero tra stalattiti e stalagmiti dai colori chiari anche perché sapevamo che, secondo una credenza popolare, dalla grotta di Larquin si esce più forti, più carichi di energia. E tra fiabe e leggende c?è quella di Maximon a Santiago di Atitlan. Nel loro sincretismo religioso i guatemaltechi lo paragonano al Giuda della religione cattolica perché si tratterebbe di un grande traditore. Maximon, infatti, avrebbe approfittato delle donne del villaggio sul lago che i mariti gli affidavano quando andavano a pescare. Così gli vennero tagliate le gambe e le braccia e divenne una divinità cattiva. La statua che lo effigia anche con un berretto e un sigaro in bocca è ospitato ogni anno da una famiglia di Santiago di Atitlan che per 365 giorni non lavora e vive delle offerte dei concittadini.

La biosfera
I territori del Guatemala che stiamo attraversando sono molto verdi e le pendici dei vulcani ormai inattivi sono ricoperte da una folta vegetazione che ad Alta Verapaz diventa una riserva della biosfera. Sugli altipiani abbiamo trovato un clima primaverile mentre era caldo umido a Livingston che abbiamo raggiunto con una imbarcazione. Il paesaggio è quello tipico dei tropici, spiagge bianche, palme, bungolows sul mare e cocco fresco da mangiare. In questa baia si rifugiavano gli schiavi che scappavano dalle piantagioni e ancora oggi vive una comunità per la maggior parte nera, chiamata Garifuna.

Voglia difamiglia
Micaela e Mario e i figli Alejandra e Freddy ci raccontano la loro storia che è anche un po’ quella del Guatemala, del regime militare, degli incontri segreti fra chi lavorava secondo ideali non condivisi dalla dittatura, dell’assassinio di padre Aplas. Abbiamo la sensazione che siano una bella famiglia e a noi che ci siamo appena sposati ci sono sembrati un esempio che si può seguire. è stato un viaggio molto interessante sotto vari punti di vista e anche se qualche volta non si è riusciti a parlare con la gente che si esprimeva solo con il loro dialetto, si comunicava guardando il loro lavoro, la loro casa, giocando con i bambini. Nei luoghi turistici ci sentivamo turisti, ma tra le donne tessitrici o tra gli artigiani che riciclano il vetro ci siamo sentiti degli ospiti cui veniva chiesto di essere un portavoce per far conoscere la situazione del Guatemala nel nostro Paese.

solidarietà in viaggio tra verde e mare
Micaela e Mario vi aspettano per accompagnarvi lungo l’altipiano guatemalteco toccando Antigua, Atitlan e Chichicastenango, poi la verdissima Alta Verapaz per raggiungere così la costa atlantica seguendo il Rio Dulce e poi proseguire verso Tikal, il magnifico centro Maja all’interno della jungla del Peten. Il primo viaggio si terrà dal 7 al 24 luglio, il costo è di 1.910 euro che comprende anche la quota di 40 dollari Usa per il progetto di solidarietà indicato in quel momento dalla cooperativa Kato-ki.

Dritte e Consigli
Info sul viaggio: tel. 02.39218714
pindorama@iol.it
www.pindorama.org
Info sul Guatemala:
www.arpnet.it/cisv/paesi

www.arpnet.it/cisv/paesi/guatemal/guatemal.htm

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.