Economia
Cantate con me per abolire il debito dei poveri
17 milioni di nomi hanno sottoscritto lappello di Jubilee 2000 per labolizione del debito ai Paesi poveri
di Redazione
Che fosse necessaria la mia presenza a Colonia lo scorso 18 giugno, o quella del mio amico Edge, di Bob Geldolf, e di altri personaggi dello spettacolo, per richiamare l?attenzione della stampa su un argomento che ha a che vedere con la vita di milioni di uomini la dice lunga su quello a cui si sono ridotti i media. Ora comunque, speriamo di aver svegliato giornalisti e Capi di Stato anche grazie ai 17 milioni di nomi che hanno sottoscritto l?appello di Jubilee 2000 per l?abolizione del debito ai Paesi poveri. Facciamo in modo che il 1999 non venga ricordato solo come l?anno che ha visto la distruzione di un intero Paese dei Balcani, ma anche, se i leader del pianeta avranno un po? di coraggio, come l?anno in cui iniziò la ricostruzione in 52 dei Paesi più poveri. Eravamo in 40 mila a Colonia a far casino perché i Grandi della terra non girassero più la faccia dall?altra parte riguardo la situazione oscena in cui versano i Paesi del sud del mondo. E il nostro casino li ha in qualche modo smossi e hanno dovuto, almeno trattare l?argomento. Schröder mi ha voluto incontrare (vedi foto) e, anche se i miei amici mi prendono in giro, credo che ci sia un buona squadra di leader in campo, quindi spero che riusciranno a fare qualcosa in più di quanto a Colonia hanno promesso.
Io ho aderito a Jubilee 2000 per tre motivi: perché non sono riuscito a restare indifferente agli appelli del Papa, per l?insistenza di due amici eccentrici, e per la Bibbia. Si la Bibbia che ricorda come il Giubileo era indetto per liberare gli schiavi e cancellare i debiti. Noi oggi chiediamo che i debiti non riscuotibili, oltre 220 miliardi di dollari, vengano cancellati entro il 2000 con un procedimento equo e trasparente, quella trasparenza che non c?è stata nel momento in cui i prestiti erano erogati per finanziare corruzione e tiranni; le banche sapevano bene dove andavano a finire i prestiti, pensate a quanti soldi ha fatto Mobutu e sapete anche che quei soldi sono finiti sui conti delle banche svizzere. Jubilee 2000 ha talmente importanza per me che in qualche modo entrerà anche nel mio nuovo album: sono abituato a scrivere ciò che ho nel cuore e nella mente. Penso anche che questa campagna potrà riscattare le migliaia di cazzate che si preparano per la notte del 31 dicembre. La campagna è nelle nostre mani perché dipende da noi se l?attenzione e la pressione rimarrà forte. E nelle mani dei leader dei Paesi ricchi, se ascolteranno la nostra sfida, altrimenti, come si dice a Dublino, ?so dove parcheggiano la macchina?. I Paesi in via di sviluppo ne hanno abbastanza della carità e degli aiuti e vogliono camminare con le proprie gambe. Pensate che l?intera remissione del debito costerebbe a ogni cittadino americano solo 52 centesimi di dollaro l?anno, mentre oggi il Mozambico spende più in interessi passivi che per l?educazione primaria, e il Mali spende più per gli interessi passivi che per sanità ed educazione. Mi raccomando amici italiani, fate casino con me.
di Paul Hewson (Bono)
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