Mondo

Pena di morte: esecuzione in Texas

Napoleon Beazley giustiziato per aver ucciso a 17 anni

di Redazione

Si sono dimostrate vane le speranze di una gesto di clemenza in extremis, o quanto meno dilatorio, da parte del governatore Rick Perry: la notte scorsa nel penitenziario di Huntsville, in Texas, e’ stato infatti giustiziato mediante iniezione letale Napoleon Beazley, nero 25enne. Era stato condannato a morte per aver assassinato a colpi di pistola durante una rapina nel ’94 John Luttwig, 63 anni, petroliere di pelle bianca; e interamente composta da bianchi era la giuria che pronuncio’ il verdetto, nonostante all’epoca del delitto Beazley non avesse che 17 anni. Il particolare della minore eta’, e i presumbili pregiudizi razziali sottesi a una sentenza cosi’ drastica, sono stati alla base di numerosi ricorsi giudiziari e degli interventi a favore del giovane non soltanto delle associazioni contro la pena capitale ma altresi’ di svariate personalita’ internazionali, quali l’ex presidente sudafricano F. W. de Klerk o monsignor Desmod Tutu, entrambi premi Nobel per la Pace. Prima la Commissione di Stato per la concessione della grazie e della liberta’ provvisoria, poi la Corte Suprema degli Stati Uniti avevano rifiutato di sospendere l’esecuzione. Non da meno e’ infine stato Perry. E’ stata la quattordicesima esecuzione dell’anno in Texas, la numero 270 da quando nell’82 la pena di morte vi fu reintrodotta.


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