Sostenibilità

L’economia circolare vira verso Sud

Inizia oggi la XX edizione dell’Happening della Solidarietà: uno spazio di scambio e riflessione promosso dal Consorzio Sol.Co., all’interno del quale confrontarsi — dalla Sicilia — sulle energie e le sinergie necessarie allo sviluppo del Paese partendo proprio dal Terzo settore. Un luogo dove proponiamo un’ecologia dell’impresa e della persona che valorizzi il territorio, la creatività, i talenti, trasformandoli in fattori produttivi, che generi occasioni di democrazia partecipativa

di Dino Barbarossa

L'Italia a due velocità, o forse tre, che leggiamo nei commenti al rapporto Svimez dello scorso novembre è generata dall’assenza di una visione unitaria dello sviluppo del Paese, ma soprattutto da una “ristretta” visione nazionale che invece dovrebbe lasciar posto a quella europea. Una questione meridionale che si ripropone — sbagliando – con la logica del carro da trainare.


Ma se la distanza tra il pil del nord e del sud esiste, ad accomunare le diverse latitudini è l’aumento delle disuguaglianze tra aree urbane e aree interne, le emergenze sociali delle periferie.

Serve agire. Serve ridisegnare la crescita del Paese, salvo vederlo lentamente svuotarsi tra emigrazioni per lavoro e nascite in calo. Serve scegliere un modello di sviluppo unitario che faccia sintesi delle energie, scevro da logiche separatiste di azione o di analisi. Serve un cambiamento di visione e di azione nei processi economici e sociali, serve rimettere al centro l’individuo e combattere la cultura dello scarto. Non è un caso che a crescere, persino a Sud, siano le imprese innovative, sia startup sia piccole o medie imprese, i settori agricolo e alimentare, la bioeconomia.

È guardando l’Italia da Sud che affronteremo il tema della crescita del Paese durante la XX edizione dell’Happening della Solidarietà. Uno spazio di scambio e riflessione promosso dal Consorzio Sol.Co., all’interno del quale confrontarsi — dalla Sicilia — sulle energie e le sinergie necessarie allo sviluppo del Paese partendo proprio dal Terzo settore. Il tema scelto per questa 20° edizione è “Economie circolari: luoghi e persone al centro” che affrontiamo a Catania in questi gironi proprio per lavorare alla diffusione di un’economia che rimetta al centro luoghi e persone contaminando più ambiti d’azione, rinnovando le energie, anche quelle apparentemente inutilizzabili.

Un’ecologia dell’impresa e della persona — quella che in Happening proponiamo — che valorizzi il territorio, la creatività, i talenti, trasformandoli in fattori produttivi, che generi occasioni di democrazia partecipativa.

Ecco che le economie circolari, quelle che rimettono al centro l’uomo riconnettendolo con la comunità e con il territorio, non sono solo concretizzazioni di una giustizia sociale ma veri asset di sviluppo. Una sfida che non è solo del Terzo settore ma che certamente lo vede protagonista con la sua capacità di sostituire la dimensione quantitativa con quella qualitativa, coinvolgendo anche le persone più fragili e la loro generatività.

*Dino Barbarossa presidente fondazione Èbbene

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