Cultura
Genitori, c’è un webinar per voi
Piccoli seminari sul web per affrontare con l’aiuto di esperti situazioni complicate come problemi più banali. È una proposta lanciata da una casa editrice pugliese molto dinamica, La Meridiana
Quella della genitorialità è una vera e propria bottega dove imparare avendo imparato ma allo stesso tempo sperimentando. Come nelle vecchie botteghe artigiane si crea dal nulla qualcosa di prezioso: la relazione unica con i nostri figli. Strumenti, attrezzi, talento e tanta cura, oltre che tempo sono necessari.
Così la Meridiana, attivissima casa editrice di Molfetta, da sempre attenta a queste tematiche educative, in occasione dei suoi 30 anni, lancia un’iniziativa originale: una serie di Webinar (neologismo da web+seminar) strutturati per temi e rivolti a genitori a partire da febbraio. Appuntamenti online con esperti (maestri e maestre di bottega), autori di nostri libri e non solo. Singoli temi e cicli di incontri da 1 ora con possibilità di intervenire per porre domande e per confrontarsi. Ne parliamo con Elvira Zaccagnino, direttrice della casa editrice.
I genitori oggi hanno davvero voglia di imparare?
La genitorialità oggi è vissuta con maggiore senso di responsabilità. Ma non nasciamo genitori. Lo diventiamo e lo diventiamo di continuo perché ogni età dei nostri figli ci interroga e mette alla prova. Io direi che oggi i genitori avvertono sempre più il bisogno di confrontarsi e il timore di sbagliare. Di costruire un modello di genitorialità che valga nel loro caso specifico. Avvertono che la fragilità di questo tempo ha bisogno di supporti maggiori per non essere soli nell’accompagnare la crescita dei loro bambini e ragazzi.
Perché la rete è lo strumento che avete scelto?
È quello più flessibile, più dinamico e anche in grado di connettere più facilmente le persone. Lavoriamo da un anno ormai con il blog genitroiinrete a questa esperienza e ciò che ci è chiaro è che la rete (blog, fb, twitter) sono moltiplicatori di esperienze di buone pratiche. La difficoltà dei genitori a volte è anche fisica. Se hai bambini piccoli difficilmente puoi seguire un corso o una conferenza, hai poco tempo per leggere un libro e una rivista. I social sono uno strumento comodo di incontro di esperienze e di consultazione, di ricerca e di scambio. Ci piace pensare la rete e costruirla come strumento di opportunità. In questo caso una opportunità in grado di costruire la comunità di genitori che ci leggono e seguono per contagiare anche altri.
Ci spieghi come funzionerà la “bottega dei genitori”
È lo spazio dedicato alla formazione su temi specifici, pensato non come un corso ma come un momento di confronto. Nostri autori saranno on line per un’ora e affronteranno con i genitori collegati argomenti che abbiamo immaginato o ci sono stati segnalati come bisogni. Ci è piaciuto usare il termine bottega perché dà il senso di un luogo dove si apprende facendo, dove non è la tecnica ma l’esperienza che ha valore. Dove il racconto delle storie costruisce la trama che tiene insieme le persone non facendole sentire sole.
Quali temi verranno toccati?
Partiamo con un calendario di sei appuntamenti con sei diversi autori. Dalle conseguenze delle liti dei genitori sui bambini, all’educazione di genere in famiglia, da come affrontare la separazione in modo che i figli non la subiscano o diventino merce di ricatto, a come essere genitori, quindi educatori, di ragazzi sempre con il cellulare in mano e connessi. Bullismo e l’educazione al risparmio, il problema apparentemente banale della paghetta, sono i temi da cui partiamo. Anna De Vanna, Giuseppe Maiolo, Paola Scalari, Maya Azzarà, Elena Buccoliero, Massimo Melpignano sono i primi formatori. Ognuno dal suo studio o da casa sua, nelle loro botteghe, da Nord a Sud dell’Italia connessi per connettere i genitori.
Ci sarà più formazione e meno libri nel futuro di una casa editrice come la vostra?
No, affatto. Libri e formazione, formazione e libri. Per noi sono sempre stati insiemi non come prodotto ma strumenti di attivazione di conoscenza e competenze. Diciamolo più chiaramente. Per noi un libro non è mai stato un prodotto, ma un attivatore di processi. La stessa cosa, e da sempre, è stata per noi la formazione. Non un prodotto da vendere, il corso di formazione, ma un processo da attivare perché le competenze e i bisogni interagiscano generando incontri e scambi virtuosi. Così pensiamo e abbiamo strutturato la nostra formazione per i docenti, così stiamo immaginando la nostra formazione per i genitori.
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