Dura da tre anni la discussione in sede comunitaria per definire cosa sia cioccolato. Un braccio di ferro tra i puristi capeggiati dal Belgio, e altri Paesi, in primis la Gran Bretagna, con una lunga tradizione nell?abitudine di includere nel prodotto grassi diversi da quello di cacao. Le recenti vicende sulla qualità dei prodotti alimentari venduti in Belgio hanno indotto il governo di Bruxelles a mantenere il suo rigore, anche se nel consiglio dei ministri comunitari a proporre di limitare il ricorso autorizzato a una lista di sei grassi naturali espressamente in un allegato alla nuova direttiva: tra questi si possono segnalare i derivati dalle noci di karité e di palma, nella misura massima del 5 per cento in peso. Verrebbero esclusi i grassi vegetali sintetici ottenuti per via enzimatica. Questo tutela gli interessi dei consumatori comunitari e quelli dei produttori di grassi naturali. Con la nuova normativa diventa indispensabile leggere l?etichetta per sapere ciò che si acquista. Si prescrive che le indicazioni che dequalificano il cioccolato devono essere ?nello stesso campo di visione? delle informazioni di base sul prodotto.
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