Volontariato

Poste Italiane: le domande aperte

Oggi alle 12,30 i vertici di Poste Italiane saranno ascoltati in audizione alla Camera dei Deputati, per rispondere sul caso dei 25mila clienti coinvolti nel caso del Fondo Irs, che ha perso l'80% del suo valore. Poste dichiara di volerli rimborsare o risarcire: fondamentale capire il "come". Ecco le richieste dei nostri lettori

di Marco Dotti

Migliaia di risparmiatori, clienti fedeli e affidabili di Poste Italiane chiedono risposte. Oggi è l'occasione buona: i vertici dell'azienda saranno infatti alla Camera, per un'audizione (qui il link per vedere la diretta) proprio sulla spinosa – anzi: spinosissima – questione degli proposti e fatti sottoscrivere a 26.500 risparmiatori tra il 2002-2005. Soldi finiti in un Fondo immobiliare e mai tornato a quei risparmiatori.

Abbiamo sollecitato i nostri lettori e, loro, ci hanno suggerito di presentare una serie di domande la prima di scenario e le altre due molto, molto concrete e pratiche. Le sintetizziamo in tre macro questioni, fiduciosi che i nostri Parlamentari facciano da tramite e le pongano alla dirigenza di Poste:

1) Conoscere i numeri. Poste Italiane ha dichiarato che rimborserà in toto gli investitori ultraottantenni che – partiti dalla convinzione di un investimento a basso rischio – si trovano ora con la somma investita dimezzata. Domanda: quanti sono questi ultraottantenni? Non si tratterà di un intervento spot? Il come è fondamentale: come avverrà il rimborso, nel concreto (tempi, modi)?

Un nostro prezioso e agguerrito lettore, pone anche tre questioni tecniche non da poco. Anche tali questioni, non in subordine ma a completamento del quadro andrebbero chiarite, soprattutto quella sugli interessi:

1.1.) Chi scelse, a suo tempo, il nome IRS, ovvero INVEST REAL SECURITY (tradotto: INVESTI IN REALE SICUREZZA!!!!), «nome altisonante che induce a pensare alla sicurezza dell'investimento»?

1.2.) Risponde al vero il fatto che gli impiegati delle poste all'epoca proposero questo investimento come sicuro ed il capitale garantito alla fine dell'investimento oltre ad un rendimento annuo minimo del 5%?

1.3) Dato il sistema quanto meno "anomalo" con cui furono collocati questi prodotti, oltre al capitale Poste Italiane ritiene di dover rimborsare anche gli interessi legali persi in questi lunghi 13 anni? Ricordiamo che all'epoca investendo in buoni del tesoro si prendeva tranquillamente il 5% annuo di interessi…

La seconda e la terza macro-questione entrano nel concreto.

2) Come intende, Poste Italiane, mettersi al servizio dei suoi clienti la cui fiducia è stata tradita? Attiverà un numero verde? Dedicherà uno sportello ad alta accessibilità (senza file) per la compilazione dei moduli e l'avvio delle pratiche di rimborso? Contatterà direttamente i clienti?

3) Per chi non rientra nella categoria degli ultraottantenni (sottodomanda: come è stata scelta questa categoria? In base a quali criteri) Poste ha affermato che ci sarà la possibilità di sottoscrivere un nuovo prodotto (una polizza vita) che in 5 anni dovrebbe garantire il recupero della perdita subita. Quale polizza vita? In che forma, come verrà proposta e con quale indice di rischio?

Queste le domande che i nostri lettori-clienti di Poste Italiane vorrebbero porre ai vertici dell'azienda. Verranno ascoltati?


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