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Il Ministro Costa detta la linea: «disintossicare le istituzioni dall’azzardo»
Intervenuto oggi alla presentazione del rapporto su giovani e azzardo presentato da Nomisma, il Ministro per gli affari regionali Enrico Costa ha chiarito che le norme locali su distanze e orari non si toccano e che i "buoni propositi" di ridurre del 30% le macchinette diffuse sul territorio da soli non bastano: bisogna darsi tempi e scadenze effettive. Il Paese chiede di agire
Alla presentazione della ricerca "Giovani e gioco d'azzardo: abitudini, motivazioni e approcci" realizzata da Nomisma in collaborazione con l'Università di Bologna e Unipol, è intervenuto il Ministro per gli Affari Regionali e le autonomie Enrico Costa.
Disintossicare le Istituzioni
l suo è stato un intervento senza reticenze o ipocrisie. Ha dichiarato il Ministro: «Non possiamo affrontare il tema dell'azzardo legale senza nominare e parlare delle contraddizioni di uno Stato che è socio dei concessionari del gioco. Uno Stato che se da una parte deve contenere costi sociali gravosi (disgregazione sociale e familiare e dipendenze), dall'altra incassa come entrate erariali più di 8 mld nel 2015».
Per questo, secondo il ministro Costa la prima misura è quella di una «progressiva disintossicazione da queste entrate da parte dello Stato. Se non si intraprende questa via ogni misura annunciata o proposta non sarà credibile».
Non possiamo affrontare il tema dell'azzardo legale senza nominare e parlare delle contraddizioni di uno Stato che è socio dei concessionari del gioco. Uno Stato che se da una parte deve contenere costi sociali gravosi, dalla disgregazione sociale e familiare alle dipendenze, dall'altra incassa come entrate erariali più di 8 mld nel 2015
Enrico Costa, Ministro per gli Affari Regionali
«È necessaria una decisa inversione di tendenza», ha detto il Ministro, «dobbiamo reintrodurre soglie per accedere al gioco d'azzardo legale dopo anni in cui tutte le soglie sono state abbattute. Ci si arriverà progressivamente ma la direzione è questa».
Conferenza Stato-Regioni
Infine, nel suo ruolo di responsabile della Conferenza unificata Stato, regioni, enti locali, Costa si è soffermato sul tentativo della Conferenza di arrivare a una misura di contenimento nazionale. «I tempi mi sembrano maturi» , ha detto il ministro, «ma ci sono due attenzioni su cui insisterò»
Non basta dire che le macchinette saranno ridotte del 30%, bisogna agire e darsi una scadenza. E non vanno cancellate le norme locali su distanze e orari
Enrico Costa, Ministro per gli Affari Regionali
La prima, ha spiegato il Ministro, spazzando via mesi di retorica bolsa, è che «non basta dire che macchinette saranno ridotte del 30 per cento, occorre un vero e proprio cronoprogramma altrimenti rimane un'invenzione sulla carta. La seconda attenzione è che se è giusto introdurre una norma nazionale riguardo a distanze e orari, questa norma non può cancellare le norme già messe in campo da regioni e comuni. In una logica sussidiaria, ci sarà una norma nazionale minima che non toglie agli enti più vicini ai cittadini di dotarsi di norme più stringenti».
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