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Polmonite, Msf: «l’Alleanza globale per i Vaccini smetta di finanziare Pfizer e Gsk»
Alla vigilia del consiglio direttivo del Gavi Medici senza frontiere chiede di bloccare immediatamente l’erogazione di un fondo residuo di 262 mln di dollari alle due multinazionali farmaceutiche per il vaccino antipneumococcico, principale alleato nella lotta globale contro la polmonite che uccide ogni anno quasi un milione di bambini. Meglio puntare su un vaccino low cost
di Redazione
«Pfizer e Gsk hanno già raccolto molto più del dovuto dai fondi dei donatori, oltre ai quasi 50 miliardi di dollari ricavati in dieci anni di vendita del vaccino contro la polmonite. È ora che Gavi smetta di finanziare le farmaceutiche», dichiara Kate Elder, esperta di policy sui vaccini per la Campagna per l’Accesso ai Farmaci di Msf (qui la news sulla campagna). «Invece di destinare ancora più fondi a Pfizer e Gsk, Gavi dovrebbe aiutare i Paesi a prepararsi per il nuovo fornitore che promette prezzi più bassi per il vaccino a livello globale». La richiesta di Medici senza Frontiere arriva alla vigilia del consiglio direttivo del Gavi, l’Alleanza globale per i Vaccini, in programma questa settimana a Nuova Delhi. Msf chiede di bloccare immediatamente l’erogazione di un fondo residuo di 262 milioni di dollari alle multinazionali farmaceutiche Pfizer e GlaxoSmithKline (Gsk) per il vaccino antipneumococcico, principale alleato nella lotta globale contro la polmonite che uccide ogni anno quasi un milione di bambini. L’organizzazione chiede invece di utilizzare questi fondi per supportare l’utilizzo e la diffusione della versione generica e più economica dello stesso vaccino, che dovrebbe entrare sul mercato a breve.
Come spiega in una nota Msf, Gavi usa i fondi dei donatori per pagare e fornire i vaccini ai Paesi più poveri. Considerando che spesso i nuovi vaccini impiegano più di dieci anni per essere distribuiti tra i Pesi in via di sviluppo dopo la loro introduzione nei Paesi ad alto reddito, nel 2007 Gavi e sei donatori (Italia, Regno Unito, Canada, Federazione Russa, Norvegia e la Fondazione Bill & Melissa Gates) hanno istituito un fondo speciale chiamato Advance Market Commitment (Amc) per accelerare l'implementazione globale del vaccino antipneumococcico nei Paesi più poveri. Questo fondo mirava anche a incentivare i produttori di vaccini a sviluppare versioni idonee ed economicamente accessibili del vaccino antipneumococcico per i Paesi più poveri. I donatori hanno impegnato 1,5 miliardi di dollari in un sussidio speciale che viene usato per compensare il prezzo base del vaccino richiesto da ciascuna azienda farmaceutica.
Pfizer e GSK fanno pagare a Gavi circa 9 dollari per ogni bambino da vaccinare nei Paesi più poveri e poi ricevono una cifra aggiuntiva dal sussidio, per un totale di 21 dollari erogati alle due farmaceutiche per ogni bambino. Nei Paesi a medio reddito non titolati a ricevere il supporto di Gavi, Pfizer e GSK hanno chiesto fino a 80 dollari a bambino (attraverso la Supply Division dell’Unicef), con il risultato che molti di questi Paesi non hanno mai iniziato a utilizzare il vaccino.
«Finora Pfizer e GSK hanno già guadagnato 1,2 miliardi di dollari attraverso il fondo Amc, mentre 262 milioni restano ancora a disposizione» precisa la nota di Msf. Considerando che il fondo era nato per incoraggiare nuovi produttori a entrare nel mercato e favorire una riduzione dei prezzi, Msf chiede a Gavi di riservare i fondi rimanenti a un nuovo produttore che nel prossimo futuro sarà in grado di offrire un vaccino antipneumococcico più economico.
Il primo vaccino antipneumococcico alternativo, realizzato da un’azienda indiana, dovrebbe essere disponibile nei prossimi mesi e costare molto meno di quelli prodotti da Pfizer e Gsk. Il nuovo produttore ha dichiarato di voler vendere il vaccino a circa 6 dollari a bambino al Gavi e ai paesi più poveri, e a non più di 11 dollari ai Paesi a medio reddito.
Passare a una versione più economica potrebbe anche potenzialmente comportare un risparmio fino a 1 miliardo di dollari per il Gavi sul prossimo bilancio.
«Speriamo che con la fine imminente del duopolio Pfizer/Gsk, molti più Paesi che non sono riusciti a proteggere i loro bambini contro la polmonite a causa dei prezzi elevati del vaccino potranno farlo in futuro» dichiara Miriam Alia, referente per le vaccinazioni e la risposta alle epidemie di Msf «È inconcepibile che quasi 20 anni dopo la prima introduzione del vaccino antipneumococcico, oltre 55 milioni di bambini nel mondo non lo ricevano ancora».
Circa un quarto dei Paesi del mondo non è stato in grado di introdurre il vaccino per proteggere i bambini dalla polmonite, soprattutto a causa del prezzo elevato imposto da Pfizer e GSK. La polmonite causa oltre un quarto di tutti i decessi tra i bambini di età inferiore ai cinque anni a livello globale, quasi un milione di giovani vite ogni anno. Con l'introduzione di un prodotto più economico, questi Paesi dovrebbero poter iniziare a utilizzare il vaccino regolarmente nei loro programmi di vaccinazione.
«I donatori che finanziano il fondo Amc devono adottare misure urgenti per bloccare ulteriori sussidi a Pfizer e Gsk per un vaccino da cui hanno già ampiamente guadagnato. È il momento di bloccare il duopolio Pfizer/Gsk e preservare ogni ulteriore finanziamento pubblico per un vaccino davvero nuovo e più economico» continua Elder.
L’accesso ai vaccini è una delle sfide della Campagna per l’Accesso ai Farmaci di Msf, nata vent’anni fa per promuovere l’accessibilità delle cure, stimolare la ricerca e sviluppo di terapie innovative e abbattere le barriere politiche, economiche e legali che impediscono alle persone di ricevere i trattamenti di cui hanno bisogno.
Immagine in apertura da medicisenzafrontiere.it
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