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Giustizia: per Sofri e Bompressi continua il digiuno

Oggi cade il 119 giorno della catena di solidarietà: sono già 2028 le giornate di digiuno. Riprende la staffetta Maurizio Baruffi, consigliere comunale

di Redazione

Per Sofri e Bompressi Un digiuno contro l’oblio La catena di solidarietà, anche attraverso un digiuno a staffetta, per rifiutare il ruolo di spettatori passivi e perché la carcerazione di Sofri e Bompressi non cada nell’oblio è giunta al 119° giorno. Sono 2028 giornate di digiuno, 830 i digiunatori sino ad oggi e 340 coloro che digiuneranno. Riprende la staffetta il consigliere comunale verde di Milano Maurizio Baruffi, che già un mese fa circa fece una settimana di digiuno. “La domanda di Grazia presentata dalla moglie e dalla figlia di Ovidio Bompressi, ha lasciato, da ormai dieci giorni, l’Ufficio del Magistrato di Sorveglianza di Pisa per approdare alla Procura Generale di Milano. E’ superfluo aggiungere che auspichiamo un iter veloce e positivo. E’ questa, del resto, la speranza che ha animato la mobilitazione di questi mesi. Una testimonianza serena e consapevole che ha affiancato l’odissea del reingresso in carcere e la successiva scarcerazione – “a tempo”, occorre ricordarlo – di Ovidio Bompressi. Il contenuto stesso della domanda di grazia, il clima mutato verso una concezione non vendicativa della pena, testimoniato da più parti, motivano la nostra attesa e la nostra speranza.” “Lo sapevamo quando avevamo iniziato che non sarebbe stato breve. Una lunga catena di digiunatori e di persone che si attivano per ricordare, a sè stessi, ai propri amici, alla opinione pubblica, che Ovidio Bompressi e Adriano Sofri sono in attesa di una risposta. La nostra richiesta è quella di un gesto chiaro da parte delle istituzioni: venga accettata la domanda di grazia di Ovidio Bompressi e si dia il via, in questo modo, alla estensione del provvedimento per Adriano Sofri. Pochi giorni fa, nel Consiglio Comunale di Milano, un consigliere di Forza Italia, che aveva sostenuto la mozione – approvata poi a larghissima maggioranza – in cui si chiedeva la grazia per Bompressi nello scorso febbraio, ha ricordato l’anniversario dell’uccisione del commissario Calabresi. Ha usato parole intelligenti per commemorare una vittima. Mi sono trovato d’accordo con le cose che diceva e ho apprezzato che ricordasse, anche in quell’intervento, la stasi dell’iter relativo alla domanda di grazia di Bompressi. In questi giorni di digiuno che verranno, mi impegnerò perchè da Milano parta una nuova richiesta per accelerare l’esame di quella domanda.” Maurizio Baruffi, consigliere comunale di Milano, gruppo Verdi-Arancia

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