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Invalidità civile queste le regole

Un quesito di una nostra lettrice sul diritto ad avere la pensione di invalidità civile

di Giuseppe Foresti

Da una decina d?anni svolgo un?attività lavorativa per un?azienda privata. Di recente ho subito un intervento chirurgico per l?asportazione di un tumore al seno: attualmente sono costretta a sottopormi a periodiche sedute di chemioterapia e di radioterapia. Ho diritto a una pensione per ?invalidità civile? o per qualunque altra motivazione? E in caso di risposta affermativa, solo soddisfacendo quali condizioni? Loredana C. (Milano)

Dal quesito posto pare che si voglia verificare se esiste diritto a pensione di invalidità in ragione dell?attività lavorativa svolta e, dunque, della posizione assicurativa maturata ai fini pensionistici. Si tratta quindi dell?assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti gestita dall?Inps la quale prevede il diritto a due tipologie di invalidità:
1) L?assegno ordinario di invalidità per il quale risulta maturato il requisito contributivo (5 anni di contributi di cui 3 nel quinquennio precedente la domanda); si tratta poi di vedere, inoltrando la domanda all?Inps che provvede all?accertamento, se risulta raggiunto il requisito sanitario (riduzione della capacità di lavoro, in modo permanente a meno di un terzo, cioè oltre il 66%). Tale assegno è concesso per 3 anni, è rinnovabile ed è compatibile con l?attività lavorativa. La modesta anzianità assicurativa comporta la concessione di un importo presumibilmente assai contenuto.
2) La pensione di inabilità, che richiede gli stessi requisiti contributivi e un riconoscimento sanitario di assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa. Tale pensione è subordinata alla cessazione di ogni attività lavorativa e comporta il riconoscimento di un?anzianità contributiva pari agli anni mancanti all?età pensionabile nel limite di 40 anni. L?importo in tale evenienza potrebbe essere più rilevante.
L?invalidità civile è invece una prestazione assistenziale alla quale tutti i cittadini possono accedere a prescindere dalla contribuzione versata. Il riconoscimento dello stato di invalidità civile è compito di una apposita Commissione medica presente in ogni Asl. Le prestazioni conseguenti riguardano gradi diversi di gravità dell?invalidità conseguente alla menomazione. Esse sono per il 2002:
? l?assegno mensile di assistenza, di importo pari a 218,65 euro mensili per 13 mensilità, che presuppone un?invalidità pari o superiore al 74%, lo stato di disoccupazione con iscrizione al collocamento dei disabili e un reddito personale non superiore a 3755, 83 euro per l?anno in corso.
? la pensione di inabilità, di importo pari a 218,65 euro mensili per 13 mensilità, che presuppone un?invalidità totale (100%) e un reddito personale non superiore a euro 12.796,09 per l?anno in corso.
? l?indennità di accompagnamento, che presuppone una invalidità totale per affezioni fisiche o psichiche, che comportino l?impossibilità di deambulare senza l?aiuto di un accompagnatore o la necessità di assistenza continua per l?impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita. L?importo di questa indennità è di 426,09 euro mensili per 12 mensilità senza limiti di reddito.

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