Cultura

Altro che metropoli, è la provincia il regno dei writers

Il progetto artistico Libertà, nato in Toscana nel 2014, propone progetti d’arte contemporanea che hanno come scopo prevalente il riavvicinamento del pubblico all’arte, soprattutto a quella urbana. L’habitat ideale identificato per farlo però non sono le grandi periferie o i 
luoghi tradizionalmente vocati alla sperimentazione e all’avanguardia bensì i borghi d’Italia

di Sabina de Gregori

È nel cuore della Toscana che è nato il progetto artistico Libertà che fin dal suo esordio nel 2014, propone progetti d’arte contemporanea che hanno come scopo prevalente il riavvicinamento del pubblico all’arte, soprattutto a quella urbana.

La missione dell’associazione, che è diretta da Massimiliano Ferrini, è immaginare e realizzare interventi che attingano a diversi linguaggi, scelti a seconda della storia e della sensibilità delle comunità che li ospitano e con cui si è sempre avviato un ampio confronto, a partire dalle amministrazioni locali.

L’habitat ideale non sono però le grandi periferie o i 
luoghi tradizionalmente vocati alla sperimentazione e all’avanguardia bensì i borghi d’Italia, come la Toscana
e la Sardegna, da sempre cristallizzate nel bellissimo immaginario della tradizione, che soprattutto per la prima la vuole congelata come una cartolina rinascimentale.

Attingere a ciò che di bello ed effervescente si muove nel contesto italiano e internazionale, interpretarlo, guardandolo con occhi curiosi e talvolta perplessi di chi vive in aree meno toccate dalle sperimentazioni è il desiderio di Libertà. Lo scopo dei ragazzi che ci lavorano è la valorizzazione delle città, la stratificazione nel tempo di opere di alto livello, contribuendo così a creare nuove opportunità di turismo culturale.

Livorno, Cascina oggi nota più per temi d’attualità politica Bagno a Ripoli, Impruneta, Tonara in Sardegna e Bientina sono le ultime mète del lavoro dell’associazione. Lo scorso anno la manifestazione Art-On svoltasi a Cascina è stata un grande successo: sono stati coinvolti trentadue artisti provenienti da tutto il mondo, cosicché l’orizzonte operativo si è solidamente orientato verso una dimensione internazionale.

In ordine di tempo è stata Bientina, in provincia di Pisa, l’ultima tappa del progetto. Su un grande muro
nel centro storico della cittadina, è intervenuto lo street artist filippino Jerico Cabrera de Carandang con un’opera murale in parte controversa: la non immediata lettura della realizzazione ha innescato un dibattito pubblico in merito all’arte, alla sua bellezza e utilità, alla sua pertinenza o inadeguatezza. La possibilità di dialogare di persona con l’artista è stata per molti residenti un’occasione di confronto: si sono distinti da un lato gli estimatori dell’opera e dall’altro i detrattori ma resta aperta la questione sul senso dell’arte pubblica. Nei centri minori, lontani dalle grandi città che hanno una maggiore consuetudine con l’azzardo delle sperimentazioni e il fermento metropolitano, bisognerebbe forse avviare un progressivo avvicinamento all’arte urbana e agli artisti che ne animano la scena. Non 
ho paura di dire che la mano felice di Jerico ricorda il tratto sfaldato e pastoso di Francis Bacon e di Lucien Freud, e può forse risultare di più complicata lettura per chi è totalmente scevro da qualunque tipo di educazione artistica.

1/4

La riflessione sull’arte e la città è stata stimolata anche dalla presenza del media-artist cinese Yang Yongliang, uno degli artisti più apprezzati del mercato internazionale e di cui è stata particolarmente amata la visionarietà unita alla salda tecnica calligrafica tradizionale cinese. Ad affiancare questi due artisti ci sono stati i live painting di Libera Capezzone (alias Libertà), Elisa Muliere e Isabella Staino.

L’associazione Libertà (progettoartisticoliberta.it) come molte altre che si impegnano a operare a livello locale facendo un lavoro capillare e intelligente, è stata capace
in due anni di operatività di creare arte pubblica selezionando e proponendo le migliori esperienzedel momento, facendo scaturire un confronto autentico,
e riuscendo a mantenere sempre il massimo grado d’attenzione verso chi sceglie di aprire le porte della propria città.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.