Cultura

Vescovi europei: necessaria una conversione ecologica

Lo ha affermato mons. Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria e vicepresidente del Consiglio delle conferenze episcopali europee intervendo a Venezia alla consultazione sul tema "Lo sviluppo sostenibi

di Daniela Romanello

“Rispetto, moderazione e attenzione alla qualità della vita”. Sono questi per mons. Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria e vice presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee), gli “atteggiamenti fondamentali” da promuovere per “un giusto sviluppo del rapporto tra uomo e ambiente”. Intervenendo alla IV consultazione del Ccee sulla responsabilità per il creato, in corso a Venezia, sul tema “Lo sviluppo sostenibile esige una nuova visione del lavoro”, mons. Bozanic ha ricordato che “rispettare l’ambiente naturale significa custodire le possibilità che il Creatore vi ha immesso e dalle quali l’intervento umano procede”. Da qui la necessità di una “moderazione richiesta dalle esigenze del bene comune dell’intera umanità ed in particolare dalla preoccupazione per i Paesi economicamente più poveri”. Dunque, ha aggiunto, “l’intervento dell’uomo non deve essere soltanto rispettoso dell’ambiente naturale, ma pure dell’ambiente vitale quotidiano”. Secondo il vice presidente del Ccee, “questi criteri devono ispirare anzitutto le scelte e le decisioni dei singoli. La fede chiama alla conversione ed in questo caso si deve parlare di una conversione ecologica”. Infatti la sensibilità ecologica “rettamente intesa”, “non è altro che un aspetto dell’ascesi cristiana. Ciò deve indurre ad uno stile di vita più sobrio, più attento all’uso di certi beni, più preoccupato per gli sprechi o per gli eccessi del consumismo”. Nasce, ha concluso l’arcivescovo di Zagabria, “la questione seria del dovere di un agire responsabile che sia vivibile, sopportabile, condivisibile con tanti altri soggetti decisionali e ragionevoli dei processi evolutivi dell’umanità. Un’astratta retorica del dovere o richiami generici al rispetto della vita e dell’ambiente non bastano più”.


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