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I Carabinieri e sant’Egidio insieme per la pace
Siglato un protocollo d'intesa, il primo del genere, tra l'Arma e la ong. In comune la «vicinanza alla gente», e in vista una serie di collaborazioni sui temi della legalità, della tutela delle fasce più deboli della popolazione fino al recupero di beni sequestrati dall’Arma da destinare poi ai poveri
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Un protocollo d’intesa, il primo nel suo genere, è stato siglato ieri tra tra la Comunità di Sant’Egidio e l’Arma dei carabinieri sui temi dei diritti umani, della costruzione della pace e della lotta alla povertà. Una collaborazione «che parte in Italia dalle periferie e dalla difesa degli anziani come di tutte le persone più vulnerabili», come ha spiegato il presidente della ong, Marco Impagliazzo, «proprio in un momento in cui sono venute a cadere nella società tante reti di protezione. Ma riguarda anche l’estero, in aiuto ai processi di pace e all’impegno per il dialogo portato avanti dalla Comunità in tanti Paesi, a partire dall’Africa». L’accordo si basa su ciò che vi è in comune con l’Arma dei carabinieri, e cioè «la vicinanza alla gente».
L’intesa è stata firmata, oltre che dal presidente Impagliazzo, dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, alla presenza della ministra della Difesa Roberta Pinotti e del fondatore della Comunità Andrea Riccardi. Il testo prevede una collaborazione in diversi settori: dalla promozione della cultura della legalità alla tutela delle fasce più deboli della popolazione fino al recupero di beni alimentari o vestiari sequestrati dall’Arma attraverso la loro distribuzione ai poveri seguiti dalla Comunità. Una particolare attenzione sarà sviluppata nei confronti degli anziani attraverso speciali iniziative e alcune campagne di sensibilizzazione in difesa dei loro diritti.
Vista la capillare rete dell’Arma all’estero, in servizio nelle nostre sedi diplomatiche, e la presenza di Sant’Egidio in più 70 Paesi di tutti i continenti, sarà inoltre realizzata un’importante sinergia tra i due soggetti, in particolar modo in Africa, Asia e America Latina, dove il terreno di incontro è quello della cooperazione internazionale con una collaborazione attiva per la tutela dei diritti umani e l’educazione alla pace. «Sono tanti i punti di collaborazione concreta che possiamo sviluppare con Sant’Egidio, una sinergia che metteremo in atto per il bene della collettività», ha detto il generale Del Sette. «La forza dei carabinieri è la sua capillare presenza fra la gente, a partire dai più deboli, qui a Roma come in Africa. Possiamo lavorare insieme per difendere i diritti umani». Vista la capillare rete dell’Arma all’estero, in servizio nelle nostre sedi diplomatiche, e la presenza di Sant’Egidio in più 70 Paesi di tutti i continenti, sarà inoltre realizzata un’importante sinergia tra i due soggetti, in particolar modo in Africa, Asia e America Latina, dove il terreno di incontro è quello della cooperazione internazionale con una collaborazione attiva per la tutela dei diritti umani e l’educazione alla pace.
«Questo è un accordo», ha dichiarato la ministra della Difesa Roberta Pinotti, «che ci onora perché si tratta di due soggetti presenti tra la gente, non solo in Italia, ma nel mondo, a partire dai Paesi più difficili e in guerra. Sono grata all’Arma per il lavoro di peace keeping che svolge all’estero in Paesi molto difficili e in guerra, come anche a Sant’Egidio per il suo instancabile lavoro per la pace e il dialogo, da tanti anni, e ora, in particolare, con il prezioso progetto dei corridoi umanitari per l’accoglienza ai profughi siriani».