Mondo

Oggi l’Africa in Parlamento

L'intervento del presidente della Camera, Casini, su Il Corriere. Stralci del suo articolo

di Redazione

Incontro oggi a Roma I PARLAMENTI PER IL RISCATTO DELL?AFRICA di Sin dall?inizio degli anni ?90 le tematiche relative alla pace, allo sviluppo, alla tutela dei diritti elementari dei popoli africani sono entrate solo marginalmente nell?agenda internazionale. Nel frattempo numerosi conflitti armati hanno scosso dalle fondamenta la società africana, senza che la comunità internazionale ritenesse di dover intervenire; milioni di profughi hanno percorso i sentieri dell?Africa, sostenuti in modo troppo occasionale e disorganico, quasi sempre grazie allo straordinario sacrificio delle associazioni di volontariato internazionale. (?) La giornata parlamentare Italia-Africa che si svolgerà oggi nella Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio e che vede la partecipazione dei presidenti dei parlamenti di oltre 40 Stati africani, è l?occasione per definire anzitutto una nuova cooperazione parlamentare fra il nostro Paese e il continente africano. Ma l?intenzione che mi ha mosso, nel proporre alcuni mesi fa l?organizzazione di un evento così impegnativo, è stata soprattutto quella di accendere i riflettori dell?opinione pubblica italiana sulle drammatiche emergenze africane, sulle necessità di un continente a noi molto vicino, infine anche sui positivi progressi che i popoli africani hanno saputo realizzare, sul terreno della democrazia e della pace, e ciò malgrado la loro sostanziale solitudine internazionale. È finora andata perduta la grande opportunità di sviluppo costituita dalla globalizzazione. (?) Oggi la differenza di ricchezza e il divide tecnologico fra il mondo ricco e l?Africa sono spaventosamente più profondi e la marginalità di queste terre è ancora aumentata. La crescita del Pil in alcuni Paesi africani, che pure esiste, è significativa in termini relativi, ma non ancora sufficiente per iniziare un effettivo processo di riduzione della differenza in termini di ricchezza e competitività con i Paesi più ricchi. La marginalità dell?Africa ha annebbiato anche ciò che di positivo è successo, in quel continente, negli anni più recenti. Mi riferisco alla graduale, ma costante affermazione della democrazia in molte aree del continente; alle modalità con cui si è ristrutturata ad esempio la società sudafricana, che ha proposto un modello realmente significativo di convivenza delle differenze e di superamento dell?odio e dei rancori della storia; al processo di graduale integrazione dei Paesi africani, che ha avuto una considerevole accelerazione con le ultime scelte in seno all?Unità Africana. (?) L?Italia ha fatto molto per i Paesi africani, anche in questi ultimi anni. La legge sull?abrogazione dei crediti italiani verso i Paesi a più alto indebitamento è stato un grande segnale di buona volontà. Credo sarebbe tempo di impegnarsi duramente a livello europeo perché venga riconosciuto ai prodotti africani un accesso sui mercati europei libero e privilegiato. Ma v?è comunque bisogno di qualcosa di più. E la cooperazione parlamentare che vogliamo rilanciare con questa Giornata può aiutare le giovani democrazie africane a rafforzarsi e a sostenere realmente le speranze di crescita del Continente. Nessuno deve illudersi: democrazia e sviluppo andranno di pari passo in Africa; democrazia e pace cammineranno insieme e se le democrazie africane saranno più deboli cresceranno anche i rischi di nuovi conflitti e i pericoli di nuove povertà. Per questo c?è bisogno del lavoro comunque dei parlamenti; c?è bisogno del confronto permanente degli istituti della rappresentanza che sono i custodi dei valori più pieni della partecipazione democratica. Sul terreno della democrazia si giocherà gran parte del futuro dell?Africa. Perché solo la democrazia potrà assicurare quel “buon governo” necessario per trasformare i segnali di crescita di alcune società africane in vantaggi effettivi per la popolazione. PIER FERDINANDO CASINI


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