Volontariato

Francia: McDonald’s fa prima pubblicità “autolesionista”

La catena raccomanda ai genitori di non superare la "dose" di un Happy Meal la settimana per i loro figli

di Gabriella Meroni

Una pubblicita’ cosi’ non si era ancora vista: in Francia i ristoranti McDonald’s raccomandano ai genitori di non rimpinzare troppo spesso i figli con il fast food. ”Un pasto al McDo alla settimana” e’ la misura aurea consigliata dalla multinazionale dell’hamburger, in nome dei piu’ sani principi dietetici.

I ristoranti con l’archetto dorato non vogliono passare per spregiudicate ”fabbriche di obesi” e sottolineano che il pasto completo ‘Happy Meal’ andrebbe ad esempio riservato esclusivamente ai bambini ”piu’ attivi”. A figli che tendono invece alla vita sedentaria e alla pinguedine niente coca-cola (da sostituire con l’acqua minerale naturale). E per dessert niente gelato o ‘cookies’: meglio ”lo yogurt da bere, ricco di calcio”. Nell’inconsueta campagna pubblicitaria (cosi’ inconsueta che oggi si e’ meritata l’elzeviro di prima pagina sul quotidiano ‘Figaro’) McDonald’s sconsiglia per la prole grassoccia anche i ‘nuggets’: ai bocconcini di pollo fritti vanno preferiti gli hamburger. Se poi a mezzogiorno avete portato i bambini al McDo, prendete le vostre precauzioni per la sera: ci vuole infatti, a contrappeso ”un menu’ leggero in grassi e in zucchero, privilegiando frutti e legumi”.

Grazie all’expertise di dietologi e nutrizionisti la piu’ celebre catena mondiale di fast food non fornisce raccomandazioni soltanto per un miglior uso dei menu’ disponibili nei suoi ristoranti. Mette il becco anche nel cibo da mangiare a casa e canta a questo proposito le virtu’ di un’alimentazione ”equilibrata” per tutta la settimana. Per il ‘Figaro’ e’ chiaro: McDonald’s ”mette a dieta i suoi clienti”. E in effetti sono tempi duri per la multinazionale dell’hamburger: la settimana scorsa il leader ecologista americano Ralph Nader ha lanciato a Parigi un pressante appello ai francesi perche’ ci vadano piano con i McDonald’s e gli altri ristoranti ”fast food” se non vogliono morire giovani. ”La sostituzione della vostra cucina tradizionale con cibi standardizzati ad alto tenore di grassi e zuccheri non e’ solo un affronto alle vostre culture ma un’arma per la distruzione di massa”, aveva denunciato Nader e aveva cercato di seminare il terrore ricordando che secondo il ministero americano della Sanita’ tra dieci anni i ristoranti fast food ”uccideranno piu’ del tabacco, a causa dei grassi”.

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