Formazione
Camera, bagno, salone:è meglio di una suite
Dalla Svizzera a New York
Ti do la mia casa e vengo nella tua: è un modo di viaggiare molto diffuso nei Paesi di lingua inglese, in costante crescita anche in Italia. «La nostra esperienza è cominciata una decina di anni fa, con lo scopo di favorire lo scambio fra persone di lingue e culture diverse», racconta Antonella Piazza, responsabile di Fair Tours, un’organizzazione con sede a San Gallo, in Svizzera. Fair Tours propone ai suoi associati di mettere a disposizione la propria abitazione a ospiti stranieri, per avere in cambio una casa nel Paese dove si vogliono trascorrere le ferie. «Molti preferiscono questa soluzione piuttosto che andare in un grande albergo e lasciare la casa vuota», dice la Piazza, «ma è soprattutto lo spirito con cui si viaggia a essere diverso».
Andare a vivere nella casa di qualcun altro significa anche entrare a far parte, anche se per breve tempo, del tessuto sociale del luogo che si visita. «Capita spesso che i vicini della persona con cui si è scambiata la casa vengano a trovarti, e si offrano di farti conoscere i dintorni», dice Annalisa Rossi Pujatti, responsabile per l’Italia di Homelink. Questa organizzazione, che ha sede in Belgio, coinvolge 30 Paesi e muove 250mila persone all’anno. «è importante soprattutto il rapporto che si instaura fra le persone o le famiglie che si scambiano la casa. Ci si consiglia a vicenda sui luoghi da visitare, e spesso nascono delle vere e proprie amicizie».
Per entrare a far parte del circuito di organizzazioni come Fair Tours o Homelink di solito bisogna compilare una scheda o un questionario con informazioni sulla propria famiglia e sulla casa e pagare una quota di iscrizione. Con chi si scambia la casa si possono concordare poi i tempi . «Una nostra associata di Firenze è rimasta a New York per un anno, per lavoro, scambiando il proprio appartamento», racconta la responsabile di Homelink.
Dritte e consigli
Chi: Fair Tours è un’organizzazione a gestione familiare, che collabora con altre agenzie sparse in tutto il mondo. Offre un servizio personalizzato.
Come: potete contattare l’organizzazione indicando i Paesi che desiderate visitare. Per iscrivervi dovete rispondere a un questionario, mandare una lettera che racconta un po’ di voi e della vostra famiglia e delle foto della casa.
Dove: soprattutto nord Europa, Usa e Australia
Quando: tutto l’anno
Costi: 35 euro per l’iscrizione più 100 nel caso venga trovata una famiglia disposta a scambiare casa con voi
Info: tel. 0041.712791234
www.gn.apc.org/fairtours
Chi: Homelink è un’organizzazione internazionale che mette semplicemente in contatto tutti coloro che vogliono scambiare le proprie case.
Come: bisogna compilare una scheda, inviare fotografie della casa e versare una quota associativa. L’inserzione sarà pubblicata in uno dei cinque volumi che Homelink edita ogni anno mentre su Internet sarà visibile solo per i soci
Costi:100 euro + 50 per chi vuole ricevere il catalogo cartaceo
Dove: in 30 Paesi, soprattutto in Europa, Usa e America Latina.
Info: tel 0422.815575
Il sito www.aitec.edu.au contiene una lista di organizzazioni che si occupano di scambi di casa e di ospitalità
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