Volontariato

Bussa e ti sarà aperto

Idee alternative per l’estate

di Emanuela Citterio

Aprire le porte di casa. Questo numero di Tierra affronta un modo antico e davvero economico di fare vacanza. Ma è un stile di turismo che si sta diffondendo sempre di più. Le esperienze e le motivazioni possono essere diverse. C?è chi viaggia per tutto il mondo scambiando la prima o la seconda casa con quella di qualcun altro; c?è chi ha fatto dell?ospitalità uno stile di vita, chi ha scoperto il piacere di soggiornare nelle famiglie, magari con la formula del bed& breakfast, piuttosto che passare le ferie in un albergo. «Noi la chiamiamo ospitalità diffusa», dice Carmine Maturo, responsabile nazionale del turismo di qualità di Legambiente. «Accogliere i turisti direttamente nelle case, per esempio con il bed &breakfast, è un modo per valorizzare il proprio territorio e un?alternativa valida dal punto di vista ecologico rispetto alle grandi strutture alberghiere». Anche tra le organizzazioni che propongono di aprire le porte della propria casa, il panorama è diversificato: c?è chi semplicemente offre un servizio, organizzando lo scambio, e chi concepisce l?ospitalità come mezzo per l?incontro fra persone e culture; e c?è la rete di famiglie che si autorganizza in cooperativa. Insomma, tante case vi aspettano. *********** In questi giorni a Milano si tiene una manifestazione che è ormai un appuntamento affascinante e tradizionale. è Outis, la settimana dedicato a un altro modo di viaggiare. Giunta alla sua sesta edizione, Outis è cresciuta, non solo in numeri. è cresciuta nella sua capacità di proposta, di impatto e di contaminazione. L?idea di dar voce a una domanda di turismo diversa, di farla crescere in consapevolezza è un?idea vincente. Se cresce questa domanda, anche l?offerta si deve adeguare. Il campionario di tour operator che sfilano a Outis è la dimostrazione che questo sta accadendo. *********** Con sollievo è arrivata la notizia della liberazione di Aung San Suu Kyi, la leader birmana premio Nobel per la pace. Lei è stata una delle prime paladine di un turismo consapevole e responsabile. Riascoltare la sua voce ci rende ancora più convinti di fare Tierra, e di farlo sempre più utile e bello.


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