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Alan Kurdi e Open Arms in attesa di un porto sicuro: dopo 11 giorni sbarcano a Pozzallo i migranti soccorsi dalla Ocean Viking

Si è concluso lo sbarco delle 104 persone soccorse dalla nave Ocean Viking di Sos Méditerranée il 18 ottobre, mentre restano bloccate in mare la Open Arms e la nave Alan Kurdi che nella giornata di sabato è stata minacciata con colpi di arma da fuoco dalle milizie libiche

di Alessandro Puglia

Ci sono voluti ben undici giorni per consentire lo sbarco in un porto sicuro ai 104 migranti soccorsi dalla nave Ocean Viking della Ong Sos Méditerranee il 18 ottobre. Tra le persone arrivate nel porto di Pozzallo ci sono 10 donne, 41 minori di cui 31 non accompagnati, due donne in stato di gravidanza, due bambini sotto i cinque anni e 53 uomini provenienti da varie nazionalità: Bangladesh, Camerun, Guinea Conakri, Costa D’Avorio,Mali, Niger, Nigeria e Sudan.

L’assegnazione del POS (place of safety) è avvenuta successivamente all’accordo per il ricollocamento delle persone soccorse che andranno in Francia e in Germania.

Undici giorni in mare che per donne e bambini che denotano come ancora non ci sia una linea di discontinuità tra il nuovo governo Pd-M5S e le politiche dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini.


Intanto la nave Alan Kurdi della Ong Sea-Eye riuscita indenne dallo scontro con le milizie libiche che sabato 26 ottobre avevano sparato in aria e in mare per intimidire i soccorrittori è ancora in attesa di istruzioni con 90 persone a bordo.

Rimane in attesa di un porto di sbarco anche la Open Arms che invece ha soccorso 15 persone da un gommone sgonfio e che sarebbe affondato senza l’intervento della Ong spagnola. A bordo ci sono due bimbi, il piccolo Wasim che oggi compie un anno e un’altra bimba che vediamo in una foto, pubblicata su Twitter dalla Ong, abbracciata alla mamma visibilmente sconvolta, con gli orecchini, il ciuccio in bocca nel gommone di salvataggio della Ong che l'ha salvata .

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