Cultura

Grandi Laghi, Vescovi africani invocano la pace

Un accorato appello affinché possa tornare la pace in questa zona da troppo tempo martoriata

di Piergiorgio Greco

I Vescovi dell’Associazione delle Conferenze Episcopali dell’Africa Centrale (Aceac), in occasione della loro VI Assemblea plenaria tenutasi a Kigali nei giorni scorsi, hanno lanciato un forte appello alla pacificazione di una regione, quella dei Grandi Laghi, da troppo tempo soggiogata dalla violenza. “I nostri popoli” si legge nel messaggio conclusivo “sono stanchi di tutti questi conflitti e queste guerre e aspirano ardentemente alla pace. Nel corso dell?ultimo decennio” prosegue il testo “la regione dei Grandi Laghi è stata il macabro teatro di conflitti e scontri mortali, di massacri, genocidi e crimini contro l’umanità che hanno provocato lutti a migliaia di famiglie, gettando sulla strada dell?esilio intere popolazioni. Altri sono costretti a vivere, da molti anni, nei campi allestiti per i rifugiati, dove epidemie e carestia causano un grande numero di vittime. Dei popoli, che prima si sentivano fratelli, sono stretti nella morsa dell’odio, della xenofobia e della violenza?. Tutto questo perché, continuano i Vescovi, “l?etnocentrismo, l?egoismo di alcuni leader, la perdita del senso morale, le esclusioni di ogni genere, gli attentati alla dignità delle persone” sono atteggiamenti che troppo a lungo hanno dominato i responsabili politici di questa regione. In mezzo a questo scenario desolante, i presuli africani riescono a scorgere comunque segnali di speranza, testimoniati dalla “mobilitazione per la pace, a livello di comunità nazionale ed internazionale, emersa in particolare dagli accordi di Lusaka e Arusha e dal recente dialogo intracongolese”. “La Chiesa” prosegue il documento “è decisa a contribuire in ogni modo, conformemente alla propria missione alla promozione di una cultura di pace, l?edificazione di una società contrassegnata dalla verità, dalla giustizia, dall?equità, dal perdono e dall?amore”. L’appello dei Vescovi si conclude con tre punti programmatici di grande valore. La condanna di tutti “gli atteggiamenti contrari alla vita”. L’invito, rivolto ?agli agenti pastorali di essere i primi artigiani della pace e della riconciliazione; ai fedeli cristiani di impegnarsi ancora a tutti i livelli nella preghiera e in azioni di solidarietà, giustizia e pace per l?edificazione di una Chiesa Famiglia di Dio nella regione dei Grandi Laghi; ai politici dei nostri tre Paesi di lavorare duramente per l?instaurazione di uno Stato di diritto; ai magistrati di ripudiare la corruzione; alle forze dell?ordine di garantire la sicurezza dei cittadini, dei profughi e dei loro beni; alla comunità internazionale di organizzare una Conferenza sui Grandi Laghi per risolvere il problema della regione in maniera globale e dare un seguito alle raccomandazioni degli esperti Onu in merito al saccheggio delle risorse naturali della regione?. Terzo punto: i Vescovi annunciano nuove iniziative, tra le quali ?consacrare, ogni anno, la prima domenica d?Avvento alla preghiera e alla riflessione sul perdono e la pace in tutte le comunità cristiane dell?Aceac?.


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