Famiglia

Emmaus per i Balcani

Le comunità di Emmaus prendono impegni per lo sviluppo dei Balcani dell'Est europeo, rivendicando a nome di quei paesi l'integrazione nell'Unione. Ecco alcuni dei progetti

di Barbara Fabiani

Guarda a Est il nuovo percorso della Comunità Emmaus. Il movimento fondato quasi sessant’anni fa dall’Abbè Pierre, il frate partigiano che si oppose al nazifascismo sognando un’Europa finalmente pacificata. Emmaus raccoglie e porta oltre l’eredità del suo leader spirituale e si prende l’impegno di lavorare per un Europa Unita dagli Urali all’Atlantico. Una recente conferenza, con 150 rappresentanti di tutte le nazioni del continente europeo, ha prodotto un nuovo programma d’azione del movimento. Tra i punti fondamentale la decisione di “trovare mezzi, risorse ed occasioni per facilitare incontri utili a rompere l’ingiusto isolamento di cui sono vittima le persone ed i gruppi dell’Est”; ed il progetto di istituire una Banca Etica Emmaus (riunendo tutte le risorse esistenti) o convenzioni con le Banche Etiche già operanti, per la concessione di “micro-crediti”. Si sta inoltre pensando di realizzare nel 2007, cinquantenario della firma del Trattato di Roma, un incontro della società civile di tutti i Paesi europei, da svolgersi nella città di Sarajevo, “per sancire un patto nuovo europeo fondato sulla solidarietà, sul rispetto dei diritti di tutti, a cominciare dai più deboli.” Il programma di Emmaus per l’Est europeo contiene anche specifiche richieste politiche, quale la realizzazione di un’Unione Europea allargata “che si contrapponga alla politica neoliberale e militarista delle superpotenze economiche occidentali”. Ma anche ”il riconoscimento del ruolo del “terzo settore” e dell’esperienza associativa e la loro legittimità di interlocutori dei pubblici poteri”, in particolare nel mettere a punto i programmi di sviluppo delle aree in questione. Non manca il richiamo al “rispetto della libertà di circolazione delle Persone, con regole comuni di accoglienza dei rifugiati e degli immigrati, con maggiore flessibilità nella concessione dei “visti” e con una revisione delle legislazioni restrittive”. Su questi ed altri impegni e sulla rivendicazione di queste richieste Emmaus punta per il suo prossimo futuro, garantendo che saranno svolte verifiche regolari dell’efficacia delle proprie azioni, nonché di quanto spetta fare alle istituzioni locali ed europee. www.emmaus.it


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