Cultura

È online la prima banca dati di bioetica

L'obiettivo è divulgare i risultati acquisiti dalla ricerca bioetica su argomenti di grande attualità

di Gabriella Meroni

E’ pronta ed è accessibile su Internet la prima banca dati italiana di bioetica. Si chiama Biogea e diventerà parte del portale europeo di bioetica Eurethnet, in preparazione in Gran Bretagna, presso l’università di Sheffield. Biogea è nata per iniziativa della Fondazione Basso e con la partecipazione di filosofi, giuristi ed esperti di medicina. L’obiettivo è divulgare i risultati acquisiti dalla ricerca bioetica su argomenti di grande attualità, come la tutela e l’utilizzo dei dati genetici, la clonazione, l’eutanasia, la procreazione assistita. Del comitato scientifico fanno parte il giurista Stefano Rodotà, il filosofo Giacomo Marramao, lo psicobiologo Alberto Oliverio e il presidente uscente del Comitato nazionale di Bioetica Giovanni Berlinguer. Per la coordinatrice di Biogea, Gabriella Bonacchi, ”più che di una banca dati si tratta di una vera e propria guida alla Bioetica su Internet. Uno strumento simile per certi versi ad un motore di ricerca, ma molto più sofisticato”. Grazie a queste caratteristiche Biogea sarà una delle prime banche dati nazionali, insieme a quelle di Svezia e Germania, a confluire nel portale europeo, che dovrebbe essere attivo tra due anni. Nel frattempo, sempre in vista di Eurethnet, nelle università tedesche di Bonn e Gottingen si sta mettendo a punto una lista di parole-chiave nelle varie lingue nazionali per facilitare la ricerca nelle banche dati dei singoli Paesi, ognuna accessibile sia in inglese sia nella lingua nazionale. Biogea contiene circa 5.000 documenti relativi a 200 parole, chiave e suddivisi in due sezioni: il corpo e la mente. Questi due grandi ambiti sono poi organizzati in sottosezioni: sfera medico-giuridica e sfera etico-sociale per il corpo, ambiente, cervello e sistema nervoso per la mente. Le informazioni sono contenute in schede bibliografiche, biografiche, abstract dei titoli più significativi, brevi profili storici delle istituzioni più rilevanti, documenti nazionali e internazionali come leggi e convenzioni, rimandi ai siti più interessanti per questo campo di indagine. Le schede sono corredate inoltre da legami ipertestuali, che permettono di inquadrare i dati nell’appropriato contesto tematico.


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