Mondo

Israele. Nuovo attentato suicida a Netanya

Tre i morti e 35 i feriti, secondo un primo bilancio. Panico e disperazione nel mercato della città ebraica. La condanna di Arafat

di Ettore Colombo

Un nuovo attentato kamikaze ha scosso il Medio Oriente. L’attacco ha seminato panico e morte in un mercato della città di Netanya, a Nord di Tel Aviv e a circa quindici chilometri dalla Cisgiordania. Secondo quanto riferisce la radio israeliana, tre persone avrebbero perso la vita durante l’attacco – due israeliani e l’attentatore. Sarebbero invece circa 35 i feriti, di cui sette in gravi condizioni. Testimoni hanno raccontato che il kamikaze indossava un’uniforme dell’esercito israeliano. Anatoly Zigayev, sul posto al momento della tragedia, ha detto che lo scoppio è stato di tale potenza da scaraventarlo a una decina di metri di distanza dal punto in cui si trovava. Anche la tettoia che copriva l’area è crollata seppellendo diverse persone sotto le macerie. Il kamikaze è riuscito ad arrivare a Netanya nonostante le severe misure di sicurezza adottate nel centro di Israele dalle autorità proprio per evitare nuovi attentati. Il gruppo integralista islamico di Hamas ha rivendicato con una telefonata all’agenzia di stampa France Presse l’azione terroristica. ”Il movimento della resistenza islamica e la sua ala militare al-Qassam rivendica l’operazione compiuta da un martire”, ha dichiarato l’interlocutore parlando con l’Afp. ”Hamas – ha proseguito – annuncia al nostro popolo che la resistenza proseguirà e che, come abbiamo detto in passato, la nostra guerra è quella della vittoria o del martirio”. Il gruppo integralista di Hamas non è stato il solo a rivendicare l’attentato. Anche il Fronte popolare per la liberazione della Palestina con una telefonata al canale televisivo dell’Hezbollah sudlibanese, al-Manar ha fatto sapere di essere dietro all’ “azione del martire” di oggi. La responsabilità dell’attentato a Netanya ricade sull’ Autorità nazionale palestinese di Yasser Arafat che ”non fa nulla per arrestare il terrorismo”. E’ dura la reazione del portavoce del ministero degli esteri israeliano Yaffa Ben Ari. Secondo Ben Ari, “fino a quando l’Anp non si impegnerà sistematicamente a lottare contro il terrorismo le possibilità di ripresa del processo di pace restano inesistenti”. La condanna di Arafat. Il leader palestinese Yasser Arafat ha condannato in maniera ”totale” gli attentati ”contro tutti i civili israeliani”. La condanna è stata espressa in un’intervista al TG3. Arafat ha condannato ”gli attacchi contro i civili palestinesi, contro i campi profughi e i villaggi”.


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