Formazione

“Bilanci prima di salute” per tribunale diritti malato

I numerosi vincoli e limiti previsti renderanno estremamente difficoltoso per i cittadini l'accesso ai farmaci innovativi e li costringeranno ad acquistarli di tasca propria

di Paolo Manzo

I bilanci, ormai, vengono prima della salute. Stefano Inglese, responsabile delle politiche nazionali del Tribunale per i diritti del malato, commenta così il via libera della Camera alle norme sui farmaci previste dal decreto legge ‘salva-deficit’. ”Adesso qualcuno – sottolinea Inglese – dovrà spiegare agli italiani per quale ragione l’ultima parola sui farmaci che potranno essere garantiti dal Ssn spetterà alla Conferenza Stato-Regioni, al ministero del Tesoro, alla Ragioneria generale dello Stato, alla Corte dei Conti, e non alla Commissione unica del farmaco”. ”Il ministero della Salute – constata Inglese – non potrà più assumere alcuna decisione, ma dovrà limitarsi ad avanzare proposte. Il risultato è la creazione di un vero percorso a ostacoli, pensato per scoraggiare più che per favorire, in barba a tutti i proclami e le petizioni di principio per snellire e velocizzare le procedure di autorizzazione alla rimborsabilità di nuovi farmaci. Anche se manca ancora la ratifica definitiva da parte del Senato, il voto favorevole della Camera sancisce il trionfo del criterio economico-finanziario. In altre parole, i bilanci vengono prima della tutela della salute. I numerosi vincoli e limiti previsti renderanno estremamente difficoltoso per i cittadini l’accesso ai farmaci innovativi e li costringeranno ad acquistarli di tasca propria. Ancora una volta, dovremo concludere che in questo paese si risanano i conti a loro spese”.


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