Welfare

Criminalità. Berlusconi: “Ecco il nostro piano Alto impatto”

Il presidente del Consiglio illustra il suo piano. Obiettivo: "Interporre un esercito del bene tra i cittadini e l'esercito del male". Nel mirino, gli immigrati. Per i Ds è solo propaganda.

di Ettore Colombo

Il governo vara un’operazione finalizzata alla lotta contro la droga, la prostituzione e i furti. I contenuti li illustra Silvio Berlusconi in persona, parlando in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. E il senso del piano anti-crimine governativo lo spiega in due parole: ”Interporre un esercito del bene tra i cittadini e l’esercito del male”. ”L’operazione – spiega il premier – è di tipo nuovo”. ”Non si tratta di repressione, ma di prevenzione”. Mira cioè a ridurre il tetto di tre milioni di reati all’anno, obiettivo indicato in campagna elettorale nel ”contratto con gli italiani”. “L’operazione di prevenzione nei confronti della criminalità, condotta in 19 province, ha portato all’arresto di 240 persone, 159 delle quali extracomunitari”. Il premier indica una ad una le province coinvolte (da Brescia a Siracusa) e assicura che inm futuro l’operazione sarà estesa anche anche al resto d’ Italia. Ma l’operazione “Alto Impatto”, questo il nome, concentra i suoi sforzi soprattutto nella lotta all’immigrazione clandestina. Un po’ anche per rassicurare Bossi, che ha chiesto a gran voce l’approvazione della legge sull’immigrazione prima delle elezioni, Berlusconi fa sapere che su questo fronte il governo ha fatto molto: “Anche per effetto di questa iniziativa – continua il premier – saranno rimpatriati nei prossimi giorni circa 350 extracomunitari. 250 clandestini di origine albanese, e 100 di altre etnie e in particolare magrebini che rientreranno coattivamente nei paesi di origine”.

Per i Ds, sulla sicurezza il governo fa solo propaganda mentre cresce la paura dei cittadini. L’accusa è contenuta nella mozione indirizzata all’esecutivo e presentata questa mattina alla Camera. Anche perché, spiega l’on. Marco Minniti illustrando la mozione, quello del governo in materia di controllo e repressione della criminalità è un ”bilancio negativo” e ”anche se oggi i media non affrontano più il tema, gli indici delle delittuosità continuano ad essere sostenuti dalla consistenza numerica di alcune fattispecie criminose”.

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