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Revelli: «Cari adulti, giù le mani da Greta»

Molti professori hanno rimproverato quegli studenti che hanno deciso di non aderire all'ultimo Fridays for Future, il Governo ha chiesto che i partecipanti venissero giustificati d'ufficio e poi è anche arrivata la proposta di allargare il diritto al voto ai sedicenni. «Gli unici innocenti sono i giovani. Il mondo degli adulti è composto dalla platea dei colpevoli. Questo lisciare il pelo ai ragazzini è solo il marchio della colpa». L'intervista al sociologo Marco Revelli

di Lorenzo Maria Alvaro

I Fridays for Future, le manifestazioni che vengono fatte venerdì ispirate a Greta Thumberg e che portano milioni di ragazzini in tutto il mondo a protestare contro il mondo degli adulti che non fa abbastanza per scongiurare il cambiamento climatico a sorpresa stanno riscuotendo grande sostegno da parte del mondo adulto. Professori in tutta Italia hanno ripreso gli studenti che hanno deciso di entrare in classe e non partecipare allo sciopero per il clima. Il Governo ha chiesto al Ministero dell'Istruzione di giustificare per il girtono di assenza ex ante tutti i partecipanti e addirittura in queste ore si parla di allargare il voto ai 16enni. Tutto questo è una cosa buona? È il segnale che il mondo adulto li sta prendendo sul serio? Lo abbiamo chiesto al sociologo Marco Revelli.



Prof. come vede questa accondiscendenza del mondo adulto nei confronti dei ragazzi che manifestano sul clima?
È in effetti molto curiosa. Una cosa deve essere molto chiara: gli unici innocenti sono questi giovani. Hanno ereditato un mondo in parte già condannato. E si mettono in gioco come possono. Tutti gli altri, noi, siamo i colpevoli. In questa ampia platea ci sono i vecchi malvissuti, quelli che li insultano dandogli dei “gretini”, che sono nemici conclamati. Ci sono poi quelli della bonarietà. Ma sono colpevoli allo stesso modo

Le sembra che questi giovani siano presi sul serio dagli adulti?
Ci saranno sicuramente anche adulti e genitori in buona fede. Ma questi sepolcri imbiancati, che fingono di sostenerli continuando a farsi i fatti propri come prima, di certo non li prendono sul serio. Certa stampa che pianta un albero ogni giorno per compensare la CO2 che produce per stampare i giornali e poi fa le campagne pro Tav ad esempio non è credibile. Per altro il conflitto è qualcosa di importante tra padri e figli, anziani e giovani. Non parlo necessariamente confliggere sul cuore delle questioni. Mio padre veniva con me alle manifestazioni antifasciste nel '68. Ed è bellissimo vedere padri e figli insieme. Ma poi c'è l'esperienza dei padri, che insegna la complessità ai figli. È questo il modo di prenderli sul serio

C'è qualcuno che accusa Greta e questi ragazzi di essere manipolati e usati…
Non è una colpa di Greta. O dei ragazzi. Quanti cristiani tradiscono il messaggio di Cristo? È colpa di Cristo? La più innocente è questa ragazzina. Il suo discorso è sacrosanto e ha una meravigliosa capacità di comunicazione che nessun ambientalista ha mai avuto e ha smosso le coscienze. La sua virtù è proprio questa innocenza con cui dice le cose. Giù le mani da Greta. Che si sia turbocapitalisti, veterocomunisti o sepolcri imbiancati dei consigli di amministrazione delle società che guadagnano con la green economy, giù le mani da Greta. È innocente e va difesa. Poi ci sono gli adolescenti e giovanissimi che si sono mobilitati ed è una cosa meravigliosa. Non pensavo che nella vita avrei visto un'altra volta qualcosa del genere. Mi ha dato molta speranza. Gli adulti sono tutti colpevoli, magari con gradi diversi, e devono accettarlo.

Quali le categorie del mondo adulto?
Ci sono i nemici dell'umanità. Quelli che insultano Greta e insinuano che sia serva delle lobby. Sono criminali, non ho problemi a dirlo, gente il cui unico scopo è continuare a fare la vita agiata che hanno fatto finora fregandosene del futuro e della collettività. Ci sono poi i sepolcri imbiancati che fingono di lodare e ascoltare il messaggio degli innocenti e quotidianamente lo tradiscono. Sono gli sviluppisti. Quelli della Tav, degli oleodotti, del cemento delle pipeline. I teorici dello sviluppo come bene assoluto. Ci sono le piccole lobby che sperano di guadagnare di una coscienza green non risolutiva dei problemi del pianeta. Ci sono i mostri di estrema sinistra, quelli dicono “ma a noi nel 2001 ci hanno massacrato a questi qui li lodano”. Sono i rosso bruni. Poi ci sono i guru alla Cacciari che alzano il dito e fanno la predica ammonendoli di andare a studiare, che è un brutto modo di invecchiare. E poi c'è un ampia fascia di adulti che non sono riusciti a imporre con sufficiente forza il discorso sull'allarme estremo per lo stato del mondo e sono stati sconfitti e ridotti all'impotenza e che oggi gli si allarga il cuore a vedere questi figli che difendono la propria vita.

E se dovesse dare un consiglio a questi padri sconfitti, su come sostenere i propri figli?
La mia generazione non è nella posizione di dispensare consigli perché abbiamo fallito

I fallimenti però hanno molto da insegnare…
È vero. Devono fare tesoro dei nostri fallimenti. I genitori devono solo dialogare. Portare in dote la propria esperienza ma sapendo che hanno da imparare dei loro figli.

E invece a questi ragazzini cosa consiglierebbe?
In primo luogo di non farsi manipolare e strumentalizzare dalla politica. Come ad esempio questa proposta sul voto a 16 anni. Se questa è la proposta politica non vedo quale sia il vantaggio. Imparate a riconoscere i nemici anche quando si propongono come falsi amici. E non cedere alla trappola della violenza. Direi ce la cosa migliore l'ha scritta Italo Calvino ne Le città Invisibili: «cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio».

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