Welfare

Ecomafie, alla Sicilia la “maglia nera”

Rispetto al 2000 in Italia sono state denunciate 4 mila persone in piu'. Sono state, invece, costruite circa 30 mila case abusive. la ricerca di Legambiente

di Redazione

ECOMAFIE: LEGAMBIENTE, ALLA SICILIA LA ‘MAGLIA NERA’ La Sicilia perde posizioni nella classifica dell’illegalita’ sul fronte ambientale. Al terzo posto l’anno scorso per numero di reati contro l’ambiente, quest’anno e’ al secondo, con dietro solo la Campania. Ma l’Isola e’ prima in assoluto quanto a numero di persone denunciate per reati ambientali. Ben 4.334 infrazioni accertate, 2.980 persone arrestate o denunciate, 1.202 sequestri effettuati. Un giro d’affari legato all’abusivismo edilizio pari ad almeno 350 milioni di euro. Sono i dati del rapporto Ecomafia 2002 sulla Sicilia preparato da Legambiente e presentato oggi a Palermo dal responsabile nazionale Ambiente e Legalita’, Enrico Fontana, dal responsabile nazionale Abusivismo edilizio, Giuseppe Arnone, e da Enzo Bontempo, presidente regionale dell’associazione. L’aggressione al territorio siciliano non diminuisce, secondo Legambiente. “Lo stop alle demolizioni – spiega Fontana – rilancia il cemento abusivo e annulla il trend virtuoso fato registrare nei due anni passati”. Nella regione si registra il piu’ alto numero di persone denunciate (2.980) e di illeciti riscontrati nel ciclo dei rifiuti. La provincia dove si concentra la maggior percentuale di infrazioni accertate dalle forze dell’ordine e’ Palermo con 432 violazioni, seguita da Catania (423) e da Messina (404). Una parte consistente dei reati riguarda il “ciclo del cemento” che lo scorso hanno ha ripreso a pieno ritmo. Delle 28.276 case abusive realizzate in Italia nel 2001, ben 4.494 sono state costruite in Sicilia: soltanto la Campania ha un dato peggiore (4.985 edifici illegali). L’Isola e’ al primo posto per quanto riguarda le discariche illegali e degli smaltimenti illeciti. Sono state infatti 261 le infrazioni accertate nel 2001 e l’Isola ha scavalcato Campania e la Puglia. Il che vuole dire che in Sicilia e’ stato riscontrato il 15% del totale nazionale delle violazioni. I provvedimenti di sequestro sono piu’ che raddoppiati rispetto all’anno precedente: dai 90 del 2002 ai 196 del 2001 Il rapporto sull’ecomafia in Sicilia, presentato stamane da Legambiente, non tralascia i dati dell’intero territorio nazionale. Secondo i numeri forniti dall’associazione ambientalista i reati per violazione di norme sull’ambiente nel 2001 sono 31.201. Il 50,3% di questi illeciti si e’ registrato in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia: le regioni d’Italia dove e’ piu’ forte l’influenza della criminalita’ organizzata. Venticinquemila, invece, le persone denunciate e circa 10 mila i sequestri, fra costruzioni abusive nonche’ discariche effettuati dalle forze dell’ordine. La criminalita’ organizzata guadagnerebbe controllando il malaffare che ruota attorno agli illeciti compiuti ai danni dell’ambiente circa 8 mila mln di euro, una cifra che lieviterebbe se si considerano anche le presunte infiltrazioni negli investimenti: cioe’, principalmente, nel settore degli appalti. Rispetto al 2000 in Italia sono state denunciate 4 mila persone in piu’. Sono state, invece, costruite circa 30 mila case abusive.


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