Welfare

Argentina: arriva il primo prestito dopo la bancarotta

Si tratta di 694 milioni di dollari da impiegarsi interamente in progetti sociali

di Redazione

ieri il Banco interamericano di sviluppo (Bid) a concesso una boccata d’ossigeno alle casse dello stato argentino attraverso un prestito di quasi 700 milioni di dollari. I fondi saranno destinati a tre grandi aree sociali: la salute, per fare fronte all’emergenza sanitaria e all’acquisto di medicinali; lo sviluppo, ad ogni famiglia indigente saranno consegnati 50 pesos per figlio; educazione, con borse di studio per gli alunni dai 13 ai 19 anni. L’accordo; giunto pochi giorni dopo la divulgazione dell’indagine dell’istituto di statistica che denunciava lo stato di povertà della metà della popolazione argentina, ha permesso al presidente Eduardo Duhalde di allargare il nodo della cravatta e di tirare un sospiro di sollievo a poche ore di distanza da una intervista in cui ribadiva che l’Argentina era sul bordo di una guerra civile. La speranza è che il prestito della Bid sia il primo passo per uscire dal tunnel del default e permetta allo Stato sudamericano di riacquistare la fiducia degli investitori internazionali. Oltre al denaro del Bid, Buenos Aires sta aspettando un prestito di altri 500 milioni di dollari da parte della banca Mondiale; l’esito positivo di questo trasferimento dipende, però, dal previo accordo con il Fondo monetario internazionale.


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