Welfare
Associazione itca/fap
Dopo Casal del Marmo una speranza per i ragazzi che vogliono ricominciare a vivere
Associazione Itca/Fap
via Boccea, 695 – 00166 Roma
tel. 06.61561934 – fax 06.61564726
itcaborgoamico@tin.it
Fondata nel 1981
Presidente: padre Cosimo Curalli
Scopo: reinserimento minori
Accoglienza residenziale di minori sottoposti a provvedimenti penali, volontariato carcerario, progetti di prevenzione territoriale: sono i campi in cui spazia l?associazione Itca/Fap (Istituto terziari Cappuccini dell?Addolorata/Formazione e attività pedagogiche). «Siamo un?associazione, nata all?interno della grande famiglia francescana, che si interessa alla gioventù, soprattutto quella che più fatica a seguire i normali canali di crescita» spiega padre Gaetano Greco, factotum dell?associazione e cappellano nel carcere minorile di Casal del Marmo.
In un vecchio casale dell?agro romano, dal luglio ?95, padre Gaetano accoglie minori in attesa di giudizio, quelli che scontano misure alternative al carcere e anche ragazzi che hanno scontato la loro pena ma che non sanno dove andare. Nel Borgo Amigò, dal nome del fondatore della congregazione religiosa di padre Gaetano, padre Luigi Amigò y Ferrer, si tenta di recuperare i giovani tramite l?inserimento in percorsi scolastici e professionali e con una modalità pedagogica che cerca di far accettare «la normalità della vita, con i suoi tempi e le sue attese».
Dall?apertura del centro sono stati già accolti 58 ragazzi, 24 italiani e 34 stranieri (soprattutto albanesi, bosniaci, croati e romeni): 47 hanno terminato il programma studiato dai servizi sociali e dall?équipe della comunità, di cui fanno parte quattro educatori e una decina di volontari. «L?impatto con questa realtà è disarmante», racconta una di loro. «Poi i ragazzi si aprono e allora ti accorgi del loro bisogno di affetto e di relazioni umane vere».
In collaborazione con il XVIII Municipio, l?associazione ha promosso percorsi educativi per giovani a rischio. Nelle case popolari ex Bastogi sono state realizzate attività sportive, laboratori, gite, iniziative culturali. Un gruppo di giovani è stato avviato alle borse-lavoro del Comune. Un centinaio, invece, i volontari che operano nel carcere minorile di Casal del Marmo per animare le giornate dei giovani reclusi.
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