Non profit
Run to win: grande successo per la prima gara podistica contro l’azzardo
La prima edizione di "Run to win", corsa podistica contro l'azzardo, si è tenuta ieri nella splendida cornice di Longiano, in provincia di Forlì e Cesena. Più di 900 i corridori di ogni età, venuti da tutta Italia, che hanno lanciato un messaggio chiaro e pulito al Paese: «giù le mani dalle nostre vite e dai nostri territori». Una lezione di sport e di civiltà
di Marco Dotti
Più di 900 iscritti venuti da tutta Italia, dal Trentino alla Calabria, 130 gli atleti che si sono cimentati nel faticoso percorso agonistico di 12km e decine i volontari arrivati fino a qui per portare il loro contributo. Ma, soprattutto, una vera comunità in festa. Il tutto è accaduto a Longiano, in provincia di Forì e Cesena, domenica 30 ottobre: si è corsa qui "Run to win", la prima maratona podistica nazionale contro l'azzardo. Fatto singolare: a quel che ci risulta, è la prima gara podistica con un percorso competitivo omologato a non essere organizzata da una società sportiva, ma da un'associazione.
Organizzata da Chiara Pracucci e Michele Metelli dell'Associazione in sé, la maratona è stata un grandissimo successo. «Siamo partiti da niente e, a poco a poco, molte persone hanno dato il loro contributo. A chi partecipava chiedevamo di portare con sé il messaggio che lo sport è cultura, condivisione, non azzardo», spiega Chiara Pracucci, psicologa che da anni studia e lavora sul tema del gambling e del suo impatto su persone, famiglie e territori. «A poco a poco, molte persone ci hanno contattato per dare una mano: chi prestandoci un furgoncino, chi contribuendo per i premi, chi per la ristorazione, chi portando le transenne… Ringraziarli tutti ora sarebbe impossibile, ma senza questa vera condivisione non ce l'avremmo fatta». E invece ce l'hanno fatta. Ed è stata una grande, bellissima festa.
Abbiamo immaginato questa gara come un'azione simbolica, sportiva e sociale, contro la "cultura" dell'azzardo, contro l'isolamento che produce. Abbiamo scelto il podismo perché è la chiara dimostrazione di un piacere costruito giorno dopo giorno, nel confronto con se stessi e con la fatica di rialzarsi, quando si cade, e con la gioia di andare sempre verso nuovi traguardi
Chiara Pracucci e Michele Metelli, organizzatori di Run to Win
Patrocinata dalla Regione Emilia Romagna, "Run to win" ha visto impegnate molte associaizioni, dall' Avis alla Uisp, dall'Auser Cesena, dalla Protezione civile al Gruppo dello Zuccherificio. E anche noi di Vita, nel nostro piccolo, abbiamo dato un contributo.
Marta è qui con il suo cane e un passeggino, «vengo perché è una festa, il posto è bellissimo e la causa nobile». Le basta camminare, per i 2km di percorso non agonistico. Ci sono anche i ragazzi di San Patrignano, che corrono per la 12km. C'è Mario, 80 anni, che ha corso e non ne vuole sapere di chi gli chiede «ma alla tua età…». C'è il Gruppo dello Zuccherificio, ci sono le società sportive, agonistiche e non. Ci sono solo belle persone. Soprattutto persone felici, in festa. Dal più giovane iscritto, un bambino di 7 anni, a Mario, appunto. C'è chi cammina, chi corre, chi ammira il panorama stando ad aspettare figli, mariti e nipoti in corsa e chi si siede sul muretto e applaude.
C'è anche il sindaco di Cesena che – ci racconta – è venuto «per testimoniare che si deve dire no all'invadenza dell'azzardo e al tentativo di colonizzare i territori liberi, anche quelli dello sport». Ci sono degli amici diversamente abili, che hanno ricordato il messaggio del grande Franco Bomprezzi, quando diceva che l'unico posto dove le barriere architettoniche dovrebbero esserci sono le bische di Stato, che devastano sempre più famiglie. Ma qui, anche se il percoso è naturalmente pieno di ostacoli, loro ci sono, perché nessuno è escluso quando si procede con un'idea chiara del legame sociale.
E poi ci sono anche i vincitori – perché la fatica va premiata – della gara competitiva: Denis Pianini (GP Villa Verucchio), primo assoluto con un tempo di 44minuti e 29secondi.
Al secondo posto, Mattia Di Nunzio (Avis Forì), con un tempo di 45minuti e 6 secondi, al terzo Denis Decarli (GS Valsugana) con 45minuti e 49 secondi. La prima dela categoria femminile è stata Fausta Borghini (GPA San Marino) con 52minuti e 24 secondi.
E c'è, soprattutto, qualcosa che rimarrà. Non solo a Longiano, non solo in Emilia Romagna – Regione fresca di un emendamento che permetterà ai sindaci di stabilire distanze dai luoghi sensibili per mettere un argine minimo alla prepotenza di chi vorrebbe aprire bische di Stato & roba simile persino nelle chiese -, ma in chiunque e ovunque non abbia mandato al macero sensibilità, cuore e altruismo. Le virtù civiche delle comunità ripartono da qui.
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