Mondo
Ocean Viking con 82 migranti soccorsi ancora ferma in mare tra Italia e Malta
La nave Ocean Viking della Ong Sos Méditerranée resta ancora ferma tra Malta e Lampedusa con 82 naufraghi a bordo, tra cui 17 minori e un bimbo di un anno. Una donna incinta di nove mesi è stata trasportata a Malta con elicottero. Nonostante la richiesta di un "place of safety" dove poter sbarcare i migranti soccorsi sia stata inviata sia a Malta che all'Italia l'Ocean Viking resta in mare tra i confini delle acque territoriali italiane e maltesi
Resta ancora in attesa di un porto sicuro bloccata tra Malta e Lampedusa la nave Ocean Viking di Sos Méditerranée con 82 migranti a bordo, dopo l’evacuazione necessaria di una donna incinta di nove mesi che insieme al marito sono stati portati in elicottero a Malta.
«Le ultime valutazioni dell’ostetrica e dell’équipe medica a bordo hanno indicato che la madre aveva sviluppato una grave complicanza che avrebbe potuto mettere a rischio lei e il bambino», spiega il Luca Pigozzi, medico di MSF sulla Ocean Viking.
A bordo della Ocean Viking ci sono 82 persone, 58 uomini, 6 donne tra cui una in stato di gravidanza e 17 minori tra loro un bimbo di un anno. «Molti dei pazienti che abbiamo visitato a bordo mostrano cicatrici di violenze fisiche, comprese ferite da proiettile o coltellata. Ci dicono di essere stati ustionati con la plastica fusa e picchiati con bastoni di legno o metallo. E queste sono solo le ferite fisiche. Ci sono storie ancora più terribili di abusi e sfruttamento che hanno lasciato molte persone con ferite psicologiche e traumi», ha aggiunto il medico di Msf.
I migranti a bordo sono stati soccorsi in due distinte operazioni di salvataggio: la prima avvenuta a 30 miglia dalle coste libiche domenica 8 settembre nei confronti di 50 persone che viaggiavano in un gommone sgonfio e in pericolo, mentre la seconda avvenuta nella nottata di martedì nei confronti di 34 persone che erano a bordo di una barca a vela in situazione di emergenza.
La Ocean Viking – spiega MSF – ha indirizzato la richiesta di porto sicuro anche direttamente alle autorità di Italia e Malta, dopo che il Centro di Coordinamento dei Soccorsi libico (JRCC) aveva suggerito di riportare le persone in Libia, in violazione del diritto internazionale. Ma al momento né da Malta né dall’Italia sono arrivate indicazioni su dove poter sbarcare i naufraghi soccorsi.
FOTO: Medici Senza Frontiere/ SOS Méditerranée
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.