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Sbarco per tutti i naufraghi della Mare Jonio, Mediterranea: “Finalmente, libertà”

Dopo l'evacuazione di urgenza nella giornata di ieri di tre migranti e il maltempo, la Guardia Costiera come comunicato da Mediterranea ha deciso di far sbarcare per "motivi sanitari" i 31 naufraghi rimasti a bordo della Mare Jonio. A Pozzallo sbarco da nave della Marina Militare Cassiopea con 29 migranti, mentre è attesa la nave Eleonore della Ong Mission LifeLine che ha forzato il blocco. In attesa di un porto la nave Alan Kurdi di Sea Eye

di Alessandro Puglia

Sono sbarcati a Lampedusa i 31 naufraghi rimasti a bordo della Mare Jonio della piattaforma Mediterranea da giorni ferma al confine delle acque territoriali italiane per via del decreto sicurezza Bis.

A dare la notizia è la stessa Mediterranea che scrive: «Ci hanno appena comunicato che tra poco la Guardia Costiera farà sbarcare “per motivi sanitari” le ultime 31 persone rimaste a bordo della Mare Jonio. La loro odissea è finita e all’orizzonte si intravede un po’ di umanità. Benvenuti in Europa!»


Nella giornata di ieri si erano rese necessarie tre evacuazioni di urgenza. Alessandra Sciurba, portavoce di Mediterranea presente durante le operazioni di trasbordo dei naufraghi aveva infatti dichiarato: «Per farli sbarcare devono arrivare in barella in queste condizioni?» E alcuni naufraghi a bordo avevano proclamato lo sciopero della fame.

I porti oggi sembrerebbero aperti, a Pozzallo nella mattinata di oggi sono sbarcate 29 persone a bordo della nave della Marina Militare Cassiopea, cinque famiglie, cinque donne e19 minori.

Ad attraccare nella banchina del porto di Pozzallo anche la nave Eleonore che ha deciso di forzare il blocco imposto dalle autorità italiane dopo otto giorni in mare con oltre 100 persone a bordo. Il comandante Claus Reisch ha dichiarato lo stato di emergenza dopo un forte temporale che ha reso ancora più precaria la situazione dei migranti a bordo.

E sempre a Lampedusa, come accade quotidianamente, un altro sbarco autonomo si è concluso. Circa un centinaio di tunisini sono arrivati direttamente in località Cala Spugne e trasferite nell’hotspot di Contrada Imbriacola.

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