Famiglia
Sanità: Guidi, no a psicofarmaci facili per i bambini
Il sottosegretario torna sulla controversa questione del Ritalin
Autorizzare psicofarmaci per i bambini e’ molto grave, come lo sarebbe reintrodurre l’elettroshock per gli adulti. E’ il parere del sottosegretario alla Salute, Antonio Guidi che stigmatizza l’autorizzazione nel nostro Paese del Ritalin, un farmaco destinato a curare bambini iperattivi che arrivera’ nelle farmacie italiane fra qualche mese. Guidi, che oggi ha presieduto all’insediamento dell’Osservatorio per la salute mentale al ministero, ha chiesto ai 36 esperti che compongono questa nuova commissione un parere ‘tecnico’ sull’argomento che sara’ redatto entro 15 giorni. Ma gia’ un mese fa il sottosegreatrio aveva scritto una lettera alla Cuf per chiedere di rivedere la decisione.
”Personalmente – ha detto Guidi in una conferenza stampa a Roma- considero, come neuropsichiatra e come sottosegretario, grave culturalmente introdurre nel nostro Paese un farmaco specifico per una sindrome dei bambini, cosi’ poco identificabile e cosi’ legata anche a dinamiche familiari. Se anche e’ vero che c’e’ un 3% dei piccoli che ne ha bisogno preferisco che sia curato con metodi alternativi”. Nell’infanzia ”gli psicofarmaci vanno ridotti al minimo – ha precisato Guidi – ma che ce ne sia uno cosi’ specifico e’ molto difficile da accettare”.
Dal punto di vista culturale si rischia molto perche’ anche i piccoli semplicemente ‘vivaci’ potrebbero essere ‘vittime’ di una ‘psichiatrizzazione’: ”rischiamo di penalizzare – ha sottolineato – l’ultima forma di comunicazione dei bambini : ‘la vivacita”’. Pericoloso anche delegare ”alle pillole – ha aggiunto – la cura di qualsiasi problema di salute o qualsiasi problema esistenziale complesso. E’ una spinta e’ legata un po’ all’ignoranza ma anche ad inaccettabili ‘leggi’ del mercato”.
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