Sostenibilità

Via a raccolta firme per 3 referendum ambientalisti

Li propone un comitato costituito da Adusbef, Codacons, Wwf, Adoc, Casa del Consumatore, Medicina Democratica, Comitati Toscani contro l'elettrosmog, Verdi e Prc

di Gabriella Meroni

Tre referendum per dire basta agli incentivi per gli inceneritori, al passaggio coattivo nei terreni dei tralicci elettrici e ai residui tossici negli alimenti. Li propone un comitato costituito da Adusbef, Codacons, Wwf, Adoc, Casa del Consumatore, Medicina Democratica, Comitati Toscani contro l’elettrosmog, Verdi e Prc, che ha depositato la settimana scorsa i quesiti in Cassazione e che da oggi comincia la raccolta delle firme. Il primo dei tre quesiti – spiega in una conferenza stampa a Montecitorio Livio Giuliani, direttore dell’Ispesl (Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro) di Venezia – punta ad eliminare gli incentivi previsti nel decreto Ronchi del ’97 per chi costruisce inceneritori. ”Gli inceneritori infatti, – sottolinea Giuliani – che sono dei generatori di diossina, sono l’estrema ratio per lo smaltimento dei rifiuti. Non certo un qualcosa da incentivare o favorire ad ogni costo”. Il secondo, in materia di elettrosmog, mira a non rendere piu’ obbligatorio il passaggio di tralicci ad alta tensione nei terreni. Ogni singolo proprietario insomma diventerebbe libero di concedere o meno la sua autorizzazione. ”Il fatto che la rete elettrica sia stata ormai completata – spiega il direttore dell’Ispesl – fa venir meno il carattere di urgenza e di obbligatorieta’ che era alla base della norma del codice civile inserita negli anni ’30-’31”. Per quanto riguarda infine la sicurezza alimentare, conclude Giuliani, si chiede che venga vietata la presenza di qualsiasi residuo tossico negli alimenti anche quando questi residui sono di natura biologica oltre che chimica.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.