Mondo

Caccia alle balene: corteo a Tokyo per mantenerla

«Viva la carne di balena» hanno gridato circa 500 manifestanti, in gran parte anziani, decisi a non rinunciare alle loro tradizioni gastronomiche

di Gabriella Meroni

Circa 500 giapponesi, tra cui donne in kimono a rimarcare il peso della tradizione, hanno sfilato oggi a Tokyo al grido ‘viva la carne di balena’ e ‘abbasso l’imperialismo culturale’, in appoggio al governo che vuole la revoca del bando sulla caccia nella riunione della Commissione internazionale delle balene a Shimonoseki il 20 maggio. ”Mangeremo, mangeremo la carne di balena” hanno scandito i dimostranti marciando dietro un enorme pallone colorato a forma di balena, in segno di sfida alla gran parte dei paesi del mondo e dei gruppi ambientalisti che vogliono mantenere il bando sulla caccia commerciale alle balene, considerate una specie a rischio di estinzione. Benche’ ormai limitato in Giappone ad una fascia, in diminuzione, di anziani, il consumo di carne di balena e’ considerato dal ministero dell’agricoltura e dalla potente associazione nazionale dei balenieri come ”un sacrosanto diritto della cultura tradizionale” da difendere e da far tornare in auge tra le giovani generazioni. ”Le potenti lobby anticaccia alle balene ci accusano di barbarie. Ma dare ordini su cosa si deve mangiare e cosa no, e’ tipico dell’imperialismo culturale dell’Occidente”, ha denunciato il parlamentare del partito di governo liberaldemocratico Shunichi Suzuki. ”E’ una lotta anacronistica e per giunta dannosa. Tanto piu’ che la carne di balena e’ gravemente contaminata dal mercurio e da sostanze chimiche altamente tossiche che inquinano i mari e gli oceani” ha controbattuto, sempre oggi, il ricercatore Koichi Haraguchi di un istituto universitario di scienza farmaceutica. ”La cosa peggiore e’ che nessuno lo sa e il governo ben si guarda dall’informare la gente” gli ha fatto eco il segretario generale del gruppo ambientalista ‘Network per delfini e balene’, Nanami Kurasawa. Alla sessione plenaria della Commissione internazionale sulle balene (Iwc), in programma quest’anno nella citta’ giapponese di Shimonoseki, Tokyo vuole ottenere sia l’aumento (da 500 a 600 capi annui) delle quote di balene catturabili ogni anno per fini scientifici, sia la conquista della maggioranza nella Commissione (che conta 43 membri) per far approvare la revoca del bando alla caccia commerciale di balene, sancito nel 1986. ”Anche se e’ difficile arrivare alla maggioranza dei 3/4 richiesta per la revoca del bando, sarebbe gia’ un grande successo, e un passo avanti di notevole valore simbolico, ottenere la maggioranza semplice”, ha detto un alto funzionario del ministero dell’agricoltura. Il clima si va surriscaldando. ‘Greenpeace’ sostiene da tempo che il Giappone ha ‘comprato’ i voti di alcuni minuscoli paesi delle Antille e dell’Oceania per conquistare la maggioranza all’interno della Commissione e due giorni fa 18 paesi membri della ‘Iwc’, tra cui Australia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Francia, hanno reso noto un documento comune di ”netta condanna” delle manovre del governo giapponese. Anche l’Italia, ha confermato ieri prima di rientrare in patria dopo una visita in Giappone di sei giorni il ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno, votera’ contro la revoca del bando.


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